L’importanza del nome del cane

Esplora l’importanza del nome del tuo cane e scopri come influisce sul suo comportamento e sulla vostra relazione.
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Attirare l’attenzione dei nostri cani è un punto molto importante e assolutamente non scontato. Chiamare a squarciagola il proprio fido quando si allontana troppo non è il metodo migliore, e neanche fingere di stare male e sdraiarsi a terra perché ritorni indietro (ho davvero assistito ad un tentativo simile)!

Il richiamo con il nome del cane

Il richiamo è un segnale verbale o, negli handler più esperti, associato a un suono se si utilizza un clicker.

Personalmente, i miei cani rispondono abbastanza bene ai miei richiami; dico “abbastanza” perché sono stati adozioni tardive e li ho sempre abituati a un contesto di natura, ove prediligo gli spazi aperti e poco affollati al caos cittadino. Ovviamente, ho avuto modo di lavorare anche con degli esemplari super reattivi e ben addestrati al richiamo, motivo, non posso negarlo, di una certa soddisfazione nell’eseguire gli esercizi. Esiste l’aspetto “dna” ove un cane è più incline ad ascoltare il padrone rispetto a un suo simile, ma la pratica e l’approccio che usiamo sono le fondamenta per la riuscita dell’esercizio.

Dire il nome del cane attira l’attenzione, anche senza associare alcun esercizio. Potete provare a farlo mentre il vostro fido riposa nella cuccia: dite il suo nome senza nulla pretendere, vi basta che il cane vi guardi e poi ritorni a sonnecchiare. Se per qualche motivo si alza e vi viene incontro, premiatelo con una carezza e nulla più; se si sdraierà vicino a voi, ancora meglio, sarà un risultato ben gradito.

Il vostro cane si sentirà bene quando pronuncerete il suo nome ed è una sorta di rinforzo positivo che agirà indirettamente. Per quanto possibile, il cane non va rimproverato, piuttosto va prevenuto un possibile comportamento negativo. Se dovessimo “punirlo” gridando il suo nome, il nostro richiamo diventerà controproducente perché il tono di voce alto e improvviso potrebbe impaurire il nostro amico peloso.

Effettuate alcune prove durante il giorno, chiamando il nome del cane senza nulla pretendere se non uno scambio di sguardi di alcuni secondi. Ognuno di questi momenti sarà un piccolo fondamento per passare a esercizi ben più complessi, l’importante è essere costanti e farlo con la dovuta convinzione.

Tutt’altra storia è utilizzare un suono, ovvero il clicker. Altro non è, come suggerisce il nome, che un semplice accessorio che alla pressione emette un “clic” metallico, ben udibile anche a distanze importanti perché il nostro cane, come ben sappiamo, ha un udito sopraffino.

Questo suono, unito a un comando, è un efficace rinforzo che può essere utilizzato in diversi esercizi. Nel caso del richiamo, inteso come ricevere attenzione dal nostro cane, deve essere utilizzato un attimo prima o dopo aver pronunciato il nome. Quindi: “Fido!” “Clic” o “Clic” Fido”.

Alcuni consigli per chiamare il cane

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nome cane guinzaglio

Non serve essere rumorosi quando pronunciamo il nome del cane; se siamo in una situazione in cui è troppo distante da noi, dovevamo pensarci prima! Ogni proprietario conosce (o quantomeno dovrebbe conoscere) il proprio animale e come tale sapere se è un birbante che si allontana facilmente o se tende a rimanere in zona guinzaglio. Ciononostante, nell’ipotesi che il cane sia troppo lontano, urlare non serve a nulla. 

Possiamo provare a dare un ordine in maniera assertiva (nome+azione di fermarsi), utilizzando un tono più deciso e sicuramente più alto ma non bisogna fare scene isteriche, soprattutto se presente altra gente che potrebbe anche spaventarsi. Ricordiamo sempre il punto precedente dell’udito: il nostro amico peloso sente benissimo e, se ci sta ignorando, il problema non verrà risolto con un urlo.

Alto consiglio utile è di essere interattivi, coinvolgendo il cane in attività diverse che vanno dai semplici seduto/resta a qualcosa di più esigente come la ricerca o la condotta al guinzaglio. Il cane tende ad attivarsi positivamente quando lo stimoliamo. Accade anche a noi, ove l’interesse per un’attività piacevole cresce man mano che la facciamo.

Essere interattivi aiuta a mantenere l’attenzione del tuo cane e per farlo bisogna essere sia presenti che consapevoli. Quando i nostri cani mostrano attenzione per qualcosa, è qui che il loro sistema di ricerca può essere nutrito.

Dobbiamo usare un rinforzo verbale, ad esempio «È un odore interessante?» quando si ferma ad annusare un punto o «Ti sembra interessante andare di qua?» quando un cane sceglie una direzione sicura in un bivio. Dovete dirlo veramente, non solo pensarlo!

Impegnandoci in questi esercizi, rafforziamo le connessioni tra noi e il nostro cane creando nuove esperienze condivise.

Osservo persone che istintivamente lo fanno tutto il tempo con i loro cani: nei parchi, nelle passeggiate e nei loro giardini. Il cane vede uno scoiattolo e l’umano dice «Guarda, uno scoiattolo!».

L’importanza della condivisione

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addestramento cane nome

Essere flessibili con ciò a cui i nostri pelosi sono interessati è anche vitale per incoraggiare a condividere la gioia di nuove attività e alimenta il sistema di ricerca. Più spesso le aree cerebrali sono impegnate, più i percorsi di apprendimento si fortificano. Più attivamente partecipiamo gli uni con gli altri, più profondamente condividiamo l’esperienza del sistema di ricerca. 

La scarica di dopamina, un neurotrasmettitore con una funzione di controllo sul movimento e le sensazioni di piacere, aumenta la motivazione di queste esperienze e le associa all’apprendimento, coinvolgendo il binomio cane-padrone.

Interessatevi a ciò che interessa al vostro cane per interagire e motivarlo finché non presta attenzione. Questo alimenta il suo sistema di ricerca.

Bisogna nutrire la propria relazione con la sua mente attiva: fornite interazione e incoraggiamento e vedrete un aumento dell’affidabilità e reattività del cane, il vostro compagno di squadra nella vita.

Luca Calegaro, educatore cinofilo Cinofilia Padova