Gent.le Repubblica, ho una canina proveniente da un canile di Salerno, arrivata piena di malattia e terrorizzata da tutto. Dopo 5 anni è molto socializzata con tutta la nostra famiglia, ma ha ancora paura del mondo nonostante un iniziale intervento di un addestratore. Quando ha paura, non ci sono premietti o carezze che la confortino, cerca di scappare per rifugiarsi in auto e tende a scappare verso casa, suo rifugio. Ormai abbiamo perso ogni speranza…
Grazie dei consigli
Antonietta Chini da Genova
Gentile Antonietta, andrebbe specificato meglio di quale malattia si parla. Per la socializzazione con il “mondo”, come lo definisce lei, ci vuole molta pazienza e ogni volta che il cane manifesta atteggiamenti di paura vanno dati segnali di calma, non biscotti e carezze che invece sono dei premi. Cosi si premia l’atteggiamento di paura.
Vanno invece mantenuti da parte dei proprietari atteggiamenti neutri, quelli che normalmente tenete in ambiente tranquillo per il cane. Bisogna avere molta pazienza perché il cane ha bisogno di ricevere questi segnali ripetuti nel tempo.
In genere, il tempo per acquistare fiducia è direttamente proporzionale a quanto il cane ha vissuto stimoli negativi in canile e nella vita precedentemente al canile. In quei periodi il suo cane non ha probabilmente avuto modo di conoscere quello che lei adesso chiama “mondo”, quindi per lui è sconosciuto e lo interpreta come qualcosa di negativo. I vostri atteggiamenti neutri, e non premianti la paura, saranno il mezzo che gli consentirà di acquisire gli stimoli provenienti dal mondo come normali e non negativi. Ci vuole tempo. Per farle un esempio, tutti noi prima di salire la prima volta su un aereo abbiamo paura; più viaggi in aereo faremo più ci sembrerà una cosa normale; ma se quando abbiamo paura qualcuno ci dicesse ” si hai ragione è pericoloso, l’aereo potrebbe cadere”, non supereremmo mai il nostro terrore. Dando biscottini e carezze diamo dei premi, cioè dei rinforzi, al comportamento di paura!
Portate fuori il cane spesso e quando trema e vuole tornare a casa continuate a fare quello che dovete in tranquillità, come niente fosse. Tenete sempre e ripetutamente questo atteggiamento e la paura prima diminuirà e poi sparirà del tutto, come è già successo nei vostri riguardi.
Il consiglio, comunque, è sempre quello di consultare un veterinario comportamentalista che saprà assistervi al meglio in questo percorso.
Luca Buti, Medico veterinario in Roma
Master di II livello in Medicina Comportamentale degli animali d’affezione
È possibile fissare una visita comportamentale con il dott. Buti chiamando lo 068182106.
Foto di copertina @Paul’s Lady