Cani e altri animali nei luoghi pubblici: cosa dice la legge

Vuoi sapere cosa dice la legge sull’ingresso dei cani nei luoghi pubblici? Scopri i diritti e le normative che regolano l’accesso dei cani in spazi pubblici, assicurandoti di rispettare le regole per garantire la sicurezza e il benessere di tutti.
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Finalmente possiamo uscire e tornare a frequentare i nostri locali e negozi preferiti ma cosa dice la legge sull’ingresso dei cani e degli altri animali domestici nei luoghi pubblici? Possiamo andare a fare la spesa con il nostro cucciolo? E se, mentre passeggi con Fido, ti viene voglia di un caffè al bar o vedi in vetrina un paio di scarpe finalmente in saldo e vuoi comprarle subito? O ancora, posso andare in spiaggia o prendere il taxi con il mio cane o il mio gatto? Diamo una risposta a questi e ad altri interrogativi facendo chiarezza sulle norme che regolano la possibilità o meno di far entrare un animale da compagnia in un luogo pubblico.

Cani nei luoghi pubblici

Facciamo innanzitutto luce su cosa si intende per luoghi pubblici: sono considerati “pubblici” quei luoghi di proprietà del demanio dello Stato che sono accessibili al pubblico. Tra questi, rientrano gli uffici e qualsiasi altra struttura pubblica o “statale” che dir si voglia.

I luoghi aperti al pubblico sono invece quei luoghi di proprietà privata che però sono accessibili al pubblico, secondo regole stabilite dal proprietario o gestore.

Il D.P.R 320/54 è il regolamento di Polizia Veterinaria che regola l’ammissione degli animali nei locali pubblici e stabilisce che i cani possono essere portati nelle vie o negli altri luoghi aperti al pubblico solo se tenuti al guinzaglio o se hanno la museruola (articolo 83).

Il divieto esiste anche nei luoghi dove si preparano, manipolano, trattano e conservano gli alimenti, come stabilito dal Regolamento n. 852/2004/CE, che vuole impedire le contaminazioni degli alimenti stessi. Il MInistero della Salute ha specificato nelle note n. 11359/2017 e n. 23712/2017 che all’interno dei punti di vendita al dettaglio di alimenti possono essere predisposti dei locali dove accogliere gli animali. Naturalmente, sarà l’esercente a fare in modo che l’animale non entri in contatto con gli alimenti, siano essi sfusi che confezionati.

Per farla breve: il divieto di ingresso in un esercizio commerciale è sicuramente soggetto a decisioni prese dal proprietario dello stesso ma, nel caso in cui ci sia la volontà di far accedere gli animali, in presenza di generi alimentari bisogna attenersi comunque ad alcune regole.

Ingresso dei cani al ristorante

Sappiamo bene che stiamo attraversando un periodo storico in cui le norme igieniche sono ancora più rigide del solito e, per questo, è bene sapere cosa dice la legge a proposito dei cani e degli altri animali al ristorante.

La prima regola da tenere in considerazione è che se il gestore o il proprietario del ristorante decide che gli animali non entrano, non c’è legge che tenga, non puoi portare il tuo cane con te. Poiché è un suo diritto, sta a te decidere se frequentare lo stesso quel locale e lasciare a casa Fido.

Di solito, anche in base al regolamento comunale, i divieti sono evidenziati con cartelli o appositi adesivi proprio sulla porta d’ingresso del ristorante stesso.

Diciamo che oggi molti ristoratori tendono a essere più tolleranti, soprattutto quando si tratta di animali di piccola taglia e si dispone di uno spazio esterno. C’è da dire che il buon senso dovrebbe essere sempre alla base di qualsiasi nostro comportamento, per cui se abbiamo un cane particolarmente vivace o, addirittura, iperattivo, probabilmente faremmo meglio a evitare di portarlo con noi.

Cani sui mezzi pubblici

E cosa dice la legge sugli animali sui mezzi pubblici come autobus, treni, taxi, tram, metropolitana o altro? In linea di massima, nessuna legge vieta di portare con sé sui mezzi il proprio animale domestico, a patto che sia tenuto con guinzaglio o museruola. Ci sono però alcune aziende di trasporto pubblico che potrebbero limitare l’ingresso degli animali sui loro mezzi, per questo bisogna sempre informarsi sul regolamento di ogni singola azienda.

A seconda delle città cambia anche la norma sul pagamento del biglietto per l’animale.

Per i taxi dipende invece dal regolamento comunale ma se non puoi evitare di portare il tuo cane o il tuo gatto con te, è buona norma avvisare e farti mandare un’auto che accetta animali come passeggeri.

Ingresso dei cani nei parchi e nei giardini pubblici

Alcuni comuni vietavano l’ingresso dei cani nei parchi e nei giardini pubblici, divieto che da molti consideravano eccessivo. Diverse sentenze del TAR hanno dato ragione ad alcuni cittadini e hanno stabilito che il divieto assoluto di ingresso nei parchi pubblici e nelle aree destinate a verde pubblico è da ritenersi illegittimo per contrasto ai principi di proporzionalità ed adeguatezza.

Quindi oggi, sempre con variazioni da comune a comune, è possibile accedere a giardini e parchi pubblici con il proprio cane, a patto di vigilare sul suo comportamento, tenendolo al guinzaglio o con museruola se necessario e, naturalmente, raccogliendo obbligatoriamente le eventuali deiezioni.

Il comune può fronteggiare comportamenti incivili da parte dei proprietari di cani con l’esercizio dei poteri di prevenzione, vigilanza, controllo e sanzionatori di cui dispone.

Cani sulle spiagge

In ultimo, il quesito che forse più ci interessa in questa estate così anomala: possiamo portare il nostro amico a quattro zampe in spiaggia?

Non esiste una legge nazionale che regolamenta l’accesso dei cani alle spiagge libere quindi, in mancanza di divieti regionali, comunali o delle autorità marittime, vale la legge che prevede di poter portare con sé i cani a patto di tenerli al guinzaglio e con museruola.

Il proprietario di uno stabilimento balneare può vietare l’accesso agli animali in spiaggia ma può anche, tramite un’apposita richiesta al comune, chiedere l’autorizzazione a poterli ammettere.

Riassumendo: in un Comune dove vige un apposito “Regolamento per il benessere e la tutela degli animali”, ci si può rivolgere ai vigili urbani nel caso in cui venga vietato l’accesso al proprio cane in un luogo pubblico, a meno che non sia esposto un cartello che dispone il divieto per specifiche norme igienico-sanitarie.

Attenzione: nel caso in cui si tratti di un cane guida per ipovedenti, il divieto non è mai valido. La legge, infatti, punisce con multe e ammende chi impedisce l’accesso ai cani che accompagnano persone ipovedenti o non vedenti in qualsiasi luogo pubblico.

Foto di copertina @Markus Moench/Shutterstock