Catturare l’attenzione del cane nelle fasi della crescita

Trova consigli su come catturare l’attenzione del tuo cane durante le diverse fasi della sua crescita per un addestramento efficace e una relazione equilibrata.
Indice argomenti
Ascolta il nostro podcast!
Ascolta il nostro podcast dedicato agli animali!
RDA - La Radio degli Animali
Ascolta tutte le puntate del nostro podcast
Ultima puntata

Durante le mie prime esperienze come educatore, ho conosciuto una persona con un cagnone meticcio di taglia molto grande. Sembrava un mix di pastori orientali, dall’aspetto docile e con l’aria di farsi bellamente i fatti suoi. In effetti così era.

Quando passeggiava libero nel terreno del proprietario non c’era verso di farsi notare e sperare in qualcosa simile a un richiamo. Una volta il cane si mise addirittura a terra nel bel mezzo del giardino e il proprietario prese una carriola, caricò il cagnone e lo riportò in casa! Fu una scena tanto divertente quanto grottesca perché mai avrei pensato di veder utilizzare una carriola a trasportino.

In effetti non fu una delle mie migliori lezioni ma, come sempre accade, la colpa non era del cane ma del lavoro mancato durante la fase di crescita. Quel cane si faceva manipolare in ogni maniera, manteneva sempre uno sguardo neutrale, difficile da interpretare e, vista la mole, non mi sentivo così sicuro nel lavorarci. 

Questa sensazione è un gran problema per chi lavora con gli animali perché se non ti fidi di ciò che stai facendo, allora è meglio non farlo, compiere un passo indietro e ri-analizzare la situazione. Non ho più avuto notizie di quel cane ma immagino che stia trascorrendo la sua vita indipendente in tutta tranquillità. 

75343,”sizeSlug”:”full”,”linkDestination”:”none

attenzione cane crescita

In riferimento ai primi dodici mesi del cane, possono essere varie le motivazioni che lo spingono a ignorarci o a non prestare attenzione. Potremmo non essere divertenti per lui oppure non dedichiamo abbastanza tempo al gioco. O ancora, lasciamo che faccia troppo ciò che vuole e magari rimane tante ore da solo. Fermo restando che la razza è un fondamento importante, soprattutto se si tratta di un cane di tipo “primitivo” (akita, shiba inu e orientali) oppure di un cane nordico (husky o malamute).

Ad ogni  modo, prima di insegnare i comandi, abbiamo bisogno dell’attenzione del cucciolo per cui, il modo più semplice è quello di invitarlo al gioco o di utilizzare un bocconcino. Fate rumore, battete le mani, chinatevi a terra e sicuramente il cane vi verrà incontro. Trattandosi di un animale in giovane età, fate attenzione a non esagerare stimolandolo eccessivamente perché i dentini sono affilati come un rasoio e potrebbero fare male, oltre che rovinare maglietta o jeans.

Se il cane non è così socievole, allora il bocconcino è la soluzione adeguata. Deve essere piccolo cosicché possiamo utilizzarne diversi ed evitare che il cane si sazi velocemente. Non bisogna dimenticare che i bocconcini sono sempre degli integratori agli alimenti, per cui vanno usati con moderazione. È anche utile tenerli nel pugno chiuso per prendere l’odore, mantenerne uno in una sola mano e poi far effettuare al cane una ricerca su dove si celi il gradito premio; è una cosa molto divertente da fare perché stimola la ricerca e fa lavorare il fiuto del nostro amico.

Queste sessioni per stimolare la curiosità e l’attenzione del cane vanno fatte ovviamente a stomaco vuoto ma non deve neanche essere troppo affamato per evitare che diventi irruente o compia l’azione senza darvi la giusta considerazione.

75342,”sizeSlug”:”full”,”linkDestination”:”none

attenzione cane

Se non volete ingrassare troppo il vostro cane, allora passate al gioco. Inizialmente utilizzate stoffe soffici ma resistenti, in grado di resistere ai denti affilati dei primi mesi. Sarà più difficile indurre un cane a determinate posizioni utilizzando un gioco piuttosto che il cibo, per cui potete alternare entrambe le soluzioni. I bocconcini vanno bene per “spianare” la strada ma una volta che il cane ha capito il movimento, cercate di perfezionarlo utilizzando un gioco.

Quando si lavora con un cane bisogna essere dell’umore giusto. Ho imparato questa lezione andando a cavallo: se avevo la giornata storta, l’animale faceva quello che voleva perché io gli trasmettevo delle vibrazioni negative, per cui era tutto tempo perso. Allo stesso modo, ricordate che il guinzaglio è un’estensione del nostro braccio e come tale trasmette le nostre emozioni.

Allo stesso modo, lavorate con il cane quando questi è in grado di farlo; non svegliate un cucciolo per mettervi a giocare (il sonno è molto importante per il loro sviluppo) e non pretendete troppo se avete appena fatto un’ora di passeggiata. Il suo fisico ha bisogno di crescere e nei primi mesi tenderà a stancarsi velocemente. Quindi non esagerate!

Il momento in cui il cane vi sta dando attenzione è quando vi guarda negli occhi: una volta chiamato, tenete nascosto il gioco o il bocconcino e attendete che Fido incroci il vostro sguardo. Non appena lo farà, premiatelo e riprovate. Sono sufficienti un paio di volte per portare a casa un ottimo esercizio sull’attenzione cane-conduttore.

Ricordate che più lavoro farete nei primi mesi di vita e meno dovrete richiedergli in età adulta.

Luca Calegaro, educatore cinofilo Cinofilia Padova