Qual è la vera età del vostro cane?

I ricercatori hanno svolto uno studio per calcolare l’età biologica del cane e riuscire a metterla in rapporto a quella dell’uomo.
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Abbiamo sempre pensato che un anno anagrafico del nostro cane equivalesse a 7 anni dell’uomo. Il calcolo al quale ci siamo affidati per decenni è sempre stato molto semplice: bastava moltiplicare l’età di Fido per 7 ed ecco che il risultato era presto ottenuto, due anni dei suoi corrispondevano ai nostri 14, così come i suoi sette equivalevano ai nostri 49, i suoi dieci ai nostri 70, e così via. E ci siamo sempre accontentati di utilizzare questo calcolo approssimativo per determinare l’età del nostro amico a quattro zampe, calcolo che deriverebbe dall’aspettativa di vita dell’uomo rispetto a quella del cane, un rapporto di 77 a 11. Ma se volessimo approfondire la questione, è evidente che qualcosa non quadra e c’è più di un elemento oggettivo che ci porta a pensarlo.

Il calcolo non quadra

Innanzitutto non possiamo utilizzare lo stesso indice di valutazione per cani di taglia toy, o addirittura mini-toy, e cani di taglia gigante. Sappiamo tutti, infatti, che i primi sono molto longevi e possono arrivare a sfiorare anche i 20 anni (ben 140 anni umani?!), laddove invece gli oversize più fortunati arrivano massimo agli 11-12 anni. E questo è un primo fattore di cui tenere conto.
Altra cosa da tenere in considerazione sono le fasi della vita del cane. Diversi studi, infatti, ci dicono che la vita del cane si suddivide in degli step che vanno dal periodo prenatale e neonatale all’età adulta, proprio come succede per noi, con tutto quello che ne consegue sia a livelo biologico che comportamentale. Per esempio, c’è un’età in cui il cane cambia i denti da latte con quelli definitivi, una in cui inizia a socializzare con i primi simili e una in cui raggiunge la maturità sessuale. Sono tutte fasi di vita scandite da un’età ben precisa che, volendo, possono trovare corrispondenza con quella umana, ma non se ci si affida al calcolo dei 7 anni. Va da sé, infatti, che un anno del nostro cane non possa corrispondere ai 7 del nostro bambino, perché Fido a un anno generalmente si è appena affacciato all’età adulta e ha già raggiunto la maturità sessuale, è assolutamente in grado di procreare e mettere alla luce dei cuccioli.
Esiste, dunque, un’età biologica di cui tenere conto e che è molto più affidabile dell’età anagrafica. E anche qui i ricercatori si sono messi all’opera e hanno tirato fuori una teoria che sembra essere quella più corrispondente alla realtà. Esiste un cosiddetto “indice di fragilità” che tiene conto dello stato di malattia di un individuo, dei deficit cognitivi e dei livelli di attività. L’età biologica, infatti, dipende da diversi fattori geneticamente ereditati, dalla salute mentale e dallo stile di vita: se nella nostra vita ci siamo dedicati a cibi spazzatura e abitudini sbagliate, probabilmente la nostra età biologica sarà più alta di quella cronologica e viceversa se abbiamo preferito uno stile di vita sano e del cibo di qualità. Dai livelli di espressione genica è possibile risalire a fasi della vita ben precise. I cosiddetti “biomarcatori dell’invecchiamento” sono decisamente più oggettivi anche per i nostri animali, la cui aspettativa di vita è inferiore rispetto alla nostra. Se sappiamo, quindi, che il nostro cane è in un’età in cui si può riprodurre, lo considereremo un adolescente e non più un infante.

La ricerca

Gli autori di questo nuovo studio svolto all’Università della California di San Diego suggeriscono che un modo ragionevole di misurare l’età biologica è attraverso gli “orologi epigenetici“, ossia i cambiamenti del nostro DNA che si verificano nel tempo in tutti i mammiferi, e quindi anche nel nostro cane. In particolare, si tratta della “metilazione”, cioè dell’aggiunta di gruppi metilici (un atomo di carbonio legato a tre atomi di idrogeno) al DNA. I ricercatori hanno abbinato i livelli di metilazione di 104 Labrador, di età compresa tra quattro settimane e 16 anni, con i profili di metilazione di 320 persone, di età compresa tra 1 e 103 anni. E hanno scoperto che, nel processo di ageing, in alcune fasi della vita il cane segue lo stesso modello degli umani. Partendo da queste considerazioni, gli stessi hanno quindi sviluppato una formula che serve per mappare l’età del cane in base all’equivalente umano:

(16 x ln) + 31

dove “16 + ln” rappresenta l’età del cane e “ln” è il logaritmo naturale attraverso cui è possibile spiegare diversi fenomeni naturali. Nell’immagine sotto, il logaritmo naturale è quello tratteggiato in rosso e mette in evidenza come i cani maturino molto velocemente all’inizio della loro vita per poi rallentare il loro invecchiamento. Si tratta di una sorta di mezza età protratta nel tempo che può darci l’idea della loro effettiva condizione fisica. Una scorciatoia utile può essere quella di ricordare che il primo anno del cane equivale a 31 anni umani e, dopo di questo, ogni raddoppio vale 11 (da uno a due, da due a quattro, da quattro a otto, e così via). Quindi, per esempio, 8 anni equivarrebbero a 64 anni umani, ossia 31+(11+11+11).

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@Christian Yates – bbc.com

Una lunga mezza età

Un’altra teoria che soppianta quella dei 7 anni prima ancora di questa sostenuta dallo studio, e si avvicina alla curva dei ricercatori, è quella che sostiene che i primi due anni del cane corrispondano a 12 anni umani e i successivi ne contino quattro per ogni anno (curva blu nel grafico sopra). L’andamento delle due curve, nera e blu, è decisamente più in sintonia rispetto alla prima teoria (curva verde) dove l’età impenna in maniera eccessiva. Insomma, ciò che conta è che comprendiamo che Fido raggiunge la mezza età molto prima di quanto abbiamo sempre creduto e che vi rimane per molto tempo per poi invecchiare lentamente proprio come noi.

Foto di copertina @thka/Shutterstock