Il prurito. Ecco le terapie alternative

Il prurito è un sintomi facile da diagnosticare, ma a volte difficile da risolvere. Le cause possono essere diverse, così come anche i rimedi alternativi.
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Le cause possono essere diverse, così come i trattamenti da applicare, e le zone del corpo colpite possono dare un’indicazione utile per individuare più velocemente la causa scatenante.

Facile da diagnosticare

Il prurito, infatti, è un sintomo che spesso compare nei cani, facile da diagnosticare ma talvolta difficile da curare.
Può essere provocato:

  • dalla replicazione sulla cute di parassiti (come pulci, pidocchi e acari), batteri e lieviti;
  • dall’assunzione di alimenti che non sono tollerati;
  • dal contatto con sostanze presenti nell’ambiente, in genere innocue, come pollini, erbe, muffe, ma che danno fastidio a soggetti sensibili.

Il sintomo prurito oggettivamente origina da uno stato infiammatorio della pelle o da una reazione immunitaria. L’animale manifesta il disagio leccando, mordicchiando, grattando alcune parti del corpo talvolta in modo spasmodico, generando così arrossamenti della cute, aree senza pelo, eritemi, fino a escoriazioni e lesioni vere e proprie.
Indagini mirate sulla pelle aiuteranno a definire la causa e indirizzeranno a un’adeguata terapia. L’intervento sarà più facile per una diagnosi parassitaria, batterica o di lieviti grazie alla disponibilità di farmaci specifici di nota efficacia. Più impegnativo sarà risolvere problemi di intolleranza alimentare, dove si dovrà agire con la sospensione dell’alimento o dei principi alimentari sospetti e la riformulazione di una dieta adeguata.
La reattività a sostanze allergeniche ambientali pone anch’essa delle difficoltà sia di diagnosi (test intradermici) sia di terapia, in quanto bisogna attuare un’immunoterapia che preveda la somministrazione graduale della sostanza incriminata in modo da rendere l’animale più tollerante. È evidente che le cause che hanno come base un’eccessiva reattività individuale dell’animale sono più difficili da gestire.

Terapie alternative

I fiori di Bach possono essere utili per desensibilizzare il cane; in particolare l’associazione Rescue Remedy + Beech porta a buoni risultati . Ricordo che la formula deve essere tarata sull’animale e soprattutto deve corrispondere il profilo dei fiori con il comportamento del cane.
Alcuni principi omeopatici sono, infine, suggeriti per ridurre il prurito:

  • Histaminum alla 15 CH è indicato nei quadri su base allergica;
  • Sulfur in presenza di eruzioni cutanee pruriginose;
  • Arsenico Album quando il prurito è associato ad agitazione;
  • Pix liquida se il prurito è particolarmente insopportabile ed è presente alopecia.

Il consiglio è di impiegare questi rimedi a una bassa diluizione e, se il caso lo richiede, anche l’associazione degli stessi.

Come intervenire?

Individuare la causa scatenante è determinante per intervenire in modo corretto.
Le zone del corpo colpite possono essere in parte d’aiuto:

  • gomiti, garretti e orecchie fanno supporre la presenza di un acaro;
  • dorso o area dorso-lombare suggeriscono un problema di pulci;
  • muso, addome, inguine, estremità arti favoriscono una diagnosi d’intolleranza alla dieta.

La comparsa stagionale dei sintomi fa infine intuire la reattività a pollini o altre sostanze che periodicamente possono essere presenti nell’ambiente.

di Leonardo Soregaroli, Medico Veterinario Omeopata

Foto di copertina @kobkik/Shutterstock