La pet therapy, o terapia assistita con animali, rappresenta un’importante risorsa terapeutica che sfrutta il legame speciale tra esseri umani e animali per promuovere il benessere fisico, emotivo e sociale. Negli ultimi decenni, l’interesse verso questa pratica è cresciuto esponenzialmente, grazie alle numerose evidenze scientifiche che ne supportano l’efficacia. In particolare, la pet therapy si è dimostrata estremamente benefica per gli anziani, contribuendo a migliorare la loro qualità di vita in modo significativo.
La pet therapy ha radici profonde nella storia dell’umanità, dove il rapporto tra uomo e animale è sempre stato caratterizzato da un legame affettivo e di mutuo beneficio. Già nell’antica Grecia e a Roma, gli animali venivano utilizzati per il supporto emotivo e terapeutico delle persone. Nel Medioevo, i monaci benedettini avevano scoperto che la presenza di cani nelle abbazie contribuiva al recupero dei malati.
È nel XX secolo che la pet therapy inizia a essere riconosciuta scientificamente e utilizzata in modo più strutturato. Negli anni ’60, lo psichiatra infantile Boris Levinson comincia a documentare i benefici terapeutici della presenza di un cane durante le sedute con i suoi pazienti, dando così avvio a studi più approfonditi sulla pet therapy. Negli Stati Uniti, negli anni ’80, sono nati i primi programmi di terapia assistita con animali in contesti ospedalieri e di cura per anziani.
In Italia, il riconoscimento ufficiale della pet therapy avviene nel 2003, quando vengono stabilite le linee guida per la pratica degli Interventi Assistiti con Animali (IAA). Si tratta di una svolta significativa, poiché viene riconosciuta l’importanza terapeutica della relazione tra animali e persone, ponendo l’accento sulla necessità di una formazione adeguata per gli operatori e sul benessere degli animali coinvolti. Le normative stabilite dal decreto del 2003 e dalle successive regolamentazioni includono criteri rigorosi per la selezione degli animali, la formazione dei professionisti e le condizioni di svolgimento delle sedute di pet therapy. Grazie a queste regolamentazioni, la pet therapy in Italia è diventata una pratica sicura e rispettata, con un impatto positivo su migliaia di persone, in particolare anziani, bambini e persone con disabilità, che traggono benefici significativi dal contatto con gli animali.
La pet therapy si articola in diverse forme, ciascuna con obiettivi e metodologie specifiche:
I benedici della pet therapy sono molteplici, e lo sono soprattutto per la popolazione anziana, che spesso affronta sfide fisiche e psicologiche legate all’invecchiamento. L’interazione con gli animali può portare, infatti, a miglioramenti significativi in diverse aree della vita degli anziani.
Le sedute di pet therapy sono progettate con cura per garantire che gli anziani traggano il massimo beneficio dall’interazione con gli animali. Ogni sessione segue un processo strutturato, che tiene conto delle esigenze specifiche degli anziani e delle caratteristiche degli animali coinvolti.
La frequenza delle sedute di pet therapy può variare a seconda delle esigenze individuali degli anziani. Alcuni possono beneficiare di sessioni settimanali, mentre altri potrebbero necessitare di incontri più frequenti. La durata delle sedute varia generalmente dai 30 minuti a un’ora, a seconda della capacità di attenzione e dell’energia dell’anziano. Ecco una descrizione dettagliata di come funziona una tipica seduta di pet therapy per anziani:
Prima di iniziare qualsiasi programma di pet therapy, è fondamentale effettuare una valutazione iniziale. Questa fase coinvolge un team di professionisti, tra cui terapeuti, medici e veterinari, che esaminano le condizioni fisiche e psicologiche dell’anziano. L’obiettivo è determinare se l’anziano è idoneo per la pet therapy e quale tipo di animale e attività saranno più adatti. Durante questa valutazione, vengono raccolte informazioni su eventuali allergie, paure o traumi legati agli animali, nonché sulle preferenze personali dell’anziano.
Il primo incontro tra l’anziano e l’animale è fondamentale per stabilire una connessione positiva. L’incontro avviene in un ambiente tranquillo e controllato, dove l’anziano può sentirsi sicuro e a suo agio. L’operatore di pet therapy introduce l’animale in modo graduale, permettendo all’anziano di osservare e avvicinarsi all’animale a suo ritmo. Questo momento iniziale è utile a costruire fiducia e facilitare un’interazione serena e piacevole.
Durante la seduta, l’anziano partecipa a diverse attività guidate con l’animale, progettate per promuovere benefici specifici, sia fisici che emotivi. Queste attività includono:
Il terapista monitora attentamente la risposta dell’anziano durante tutta la seduta. L’osservazione è fondamentale per adattare le attività in tempo reale, in base alle reazioni e alle esigenze dell’anziano.
Al termine della seduta, viene effettuata una valutazione finale per misurare i progressi e pianificare le sessioni future. Il terapista raccoglie feedback dall’anziano e osserva eventuali cambiamenti nel comportamento, nell’umore e nelle capacità fisiche.
In Italia, la pet therapy è regolamentata dall’art. 15 della legge finanziaria 2023, che stabilisce criteri specifici per garantire una pratica sicura ed efficace degli Interventi Assistiti con Animali (IAA). Queste linee guida assicurano che la pet therapy sia condotta in modo professionale, con attenzione al benessere degli anziani e degli animali coinvolti.
Innanzitutto, gli operatori devono avere una formazione specifica e certificata, che include conoscenze su etologia animale, tecniche di intervento e gestione del rischio.
Gli animali devono essere in buona salute e sottoposti a controlli veterinari regolari. Devono essere selezionati per il loro temperamento e capacità di interagire positivamente con gli anziani. È essenziale garantire che non siano sottoposti a stress eccessivo e che abbiano adeguati periodi di riposo.
Le sedute devono svolgersi in ambienti sicuri e igienici, con protocolli per prevenire rischi di infezioni o incidenti. Gli operatori devono seguire linee guida rigorose per garantire un’interazione sicura e controllata tra anziani e animali.
Prima di ogni seduta, viene effettuata una valutazione delle condizioni fisiche e psicologiche dell’anziano per determinare la compatibilità con la pet therapy.
Ogni seduta è pianificata in dettaglio, con obiettivi terapeutici specifici e documentazione delle attività e delle reazioni degli anziani.
È fondamentale trattare gli animali con rispetto, garantendo che le loro necessità siano prioritarie e riconoscendo segnali di stress o disagio.
Le sedute sono valutate regolarmente per garantirne l’efficacia e la sicurezza, con feedback da parte degli anziani e dei professionisti coinvolti.
Strutture e operatori devono essere certificati e accreditati, con verifiche periodiche per assicurare il rispetto delle normative.
Adottare un animale domestico porta un cambiamento positivo e significativo nella vita degli anziani, perché regala compagnia, motivazione e un senso di responsabilità. Bisogna dire, però, che la gestione di un animale può anche presentare degli ostacoli, soprattutto per chi ha limitazioni fisiche o necessità particolari. Per questo motivo, esistono servizi di assistenza domiciliare che supportano gli anziani nella cura dei loro animali.
SOS Pets è un servizio di teleconsulto che offre supporto veterinario a distanza. Questo servizio è particolarmente utile per gli anziani che hanno difficoltà a portare il loro animale dal veterinario. Attraverso il teleconsulto, possono ricevere consigli su alimentazione, cura e salute dell’animale direttamente da casa. I veterinari valutano i sintomi descritti dall’anziano e possono fornire indicazioni su eventuali trattamenti o accertamenti necessari.
Senior Pet di ASTA, invece, fornisce un servizio di assistenza a domicilio per anziani con animali. Questo servizio include visite regolari di professionisti che aiutano con le necessità quotidiane dell’animale, come passeggiate, alimentazione, igiene e somministrazione di farmaci. Inoltre, gli operatori possono assistere nell’addestramento e nel comportamento dell’animale, assicurando che l’interazione tra l’anziano e l’animale sia positiva e sicura.
La pet therapy è una valida opzione terapeutica per migliorare il benessere fisico e psicologico degli anziani. Grazie ai benefici tangibili, questa pratica si dimostra un complemento efficace alle cure tradizionali. Invitiamo quindi a considerare la pet therapy come parte integrante dei programmi di assistenza per gli anziani, valorizzando l’importanza della relazione terapeutica tra animali e persone.