Insegnare al proprio cane a rifiutare un boccone è indispensabile per evitare che mangi, ad esempio, polpette avvelenate lanciate da ladri o estranei. Per riuscirci, in genere, è bene insegnargli a rifiutare il cibo offerto verso il primo anno di età, poiché in seguito sarà più difficile. Può volerci del tempo, poiché sappiamo quanto i nostri amici a quattro zampe siano ghiotti. Eppure, in futuro, questo aspetto potrà persino salvargli la vita, tenendoli lontani da malintenzionati.
Insegnare al proprio cane a rifiutare un boccone da un estraneo è una parte importante della formazione di base per tutti i proprietari di cani. In linea generale, partiamo col dire che il cane non dovrebbe mai mangiare nulla che non gli venga dato dal padrone. Ciò vale soprattutto per i cani da guardia che, naturalmente, non devono essere facilmente “corrompibili”, altrimenti verrebbero meno alla loro funzione.
Ci sono molte ragioni per cui l’abilità di rifiutare il cibo è importante, tra cui evitare l’avvelenamento, prevenire comportamenti indesiderati e promuovere relazioni positive con il proprietario.
Iniziamo con l’avvelenamento. Purtroppo, ci sono persone malintenzionate che possono cercare di avvelenare, per svariati motivi, il nostro amico a quattro zampe con cibo tossico. In alcuni casi, questi individui offrono al cane del cibo avvelenato o contenente sostanze pericolose, come il cioccolato o la caffeina. Insegnare quindi al cane a rifiutare un boccone, evitando che mangi del cibo dannoso o addirittura mortale per lui, eviterebbe al quattrozampe spiacevoli conseguenze.
Altro motivo è la prevenzione di comportamenti indesiderati. Ad esempio, se il cane riceve regolarmente cibo da estranei, potrebbe aspettarsi cibo da ogni persona che incontra. Ciò condurrebbe a comportamenti di molestia verso gli estranei, come abbaiare, saltare o anche mordere. Insegnando al cane a rifiutare il cibo, gli si insegna anche a non aspettarsi leccornie, il che preverrebbe questa tipologia di comportamenti indesiderati.
Infine, insegnare al cane a rifiutare il boccone porta a sviluppare relazioni positive con il proprietario. Quando il cane impara che solo il proprietario gli dà il cibo, infatti, sviluppa con lui un legame più forte. Non solo, apprezza di più il cibo che gli viene dato. In questo modo, peraltro, il padrone monitora meglio la dieta del cane, prevenendo obesità e altre malattie legate all’alimentazione.
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Regola numero uno: occorre pazienza. Il cane è un animale istintivo, e per istinto, per l’appunto, tende a ingurgitare tutto quello che trova di gustoso. Per insegnarli un comportamento che va contro la sua natura, pertanto, occorre regolarità, abitudine e obbedienza. Lo scopo deve essere rendere diffidente l’animale nei confronti di qualsiasi leccornia trovi per caso oppure gli sia offerta da un estraneo. L’addestramento, per questo, viene iniziato verso i 10-12 mesi, quando cioè il cane ha acquisito le abitudini di base, ovvero i comandi principali, e quindi può apprenderne di nuovi.
Il primo passo è insegnare al cane il comando “lascia!” o “no!” quando si avvicina il cibo o quando qualcuno glielo offre. Questo comportamento si attua attraverso tecniche di rinforzo positivo, dove il cane riceve una ricompensa quando esegue correttamente il comando. È importante essere coerenti nell’uso del comando, utilizzando sempre lo stesso, nonché la stessa tonalità di voce.
Una volta che il cane ha imparato il comando, il proprietario può esercitarsi a casa, offrendo al cane del cibo, invitandolo però a rifiutarlo, tranne quando il padrone gli dà il consenso. È consigliabile farlo utilizzando cibi di varie qualità e sapore, per assicurarsi che il quattrozampe rifiuti le leccornie offerte indipendentemente dalla tipologia. Fatto questo primo passo, bisogna far eseguire il comando anche in luoghi pubblici, con maggiore presenza di estranei. In questi luoghi, il padrone può testare il comportamento del cane in situazioni più impegnative, come la presenza di altri cani o la distrazione da parte di persone che cercano di attirare l’attenzione del cane con del cibo.
Il cane potrebbe non imparare immediatamente a rifiutare il boccone offerto, soprattutto se è già abituato a ricevere del cibo da chiunque. Occorre però persistere, continuare a esercitarsi in modo costante e regolare, premiando sempre il comportamento corretto del cane, finché quest’ultimo non comprende appieno i comandi del padrone.
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Ci sono alcuni stratagemmi che si possono utilizzare, oltre alla procedura classica sopra descritta. Non sono molto usati in ambito cinofilo, ma nel caso di cani già adulti che hanno difficoltà ad abbandonare il “vizio” del boccone, sono spesso utili.
Per insegnargli a rifiutare il boccone si possono, ad esempio, per mezzo di persone complici, lanciare al cane bocconi che hanno un gusto cattivo (per esempio peperoncino o senape), affinché, dopo averli presi in bocca al volo, sia costretto a sputarli. Un altro sistema, ma ben poco apprezzato dai cani, consiste nell’avvolgere con un po’ di cibo un piccolo palloncino, la cui membrana scoppia quando il cane addenta il boccone. Ancora, in commercio si trovano delle “trappole”, fornite di speciali elastici, che avvolgono il muso del nostro amico a quattro zampe quando afferra il cibo proibito.
Se siamo per strada e vogliamo invece insegnare al cane a non ingurgitare tutto ciò che trova per terra, si possono escogitare ulteriori stratagemmi. Per scoraggiare il cane a non raccogliere il cibo, si può legare il boccone a una serie di lattine vuote che provochino un rumore assordante quando il cane lo afferra. In alternativa, si può gettare di nascosto della ghiaia sul cane non appena fa il gesto di prendere il boccone.
Ogni metodo tra quelli sopra deve essere, naturalmente, adeguato alla tipologia di cane e alla sua età. Per questo, è bene farsi seguire sempre da un addestratore cinofilo.
Luca Calegaro, educatore cinofilo Cinofilia Padova