Negli ultimi anni c’è stato un maggiore utilizzo delle pettorine rispetto al collare, con la convinzione che le prime siano meno dannose e opprimenti del secondo. Alcuni veterinari, però, hanno notato che proprio le pettorine provocano delle limitazioni del movimento articolare del cane e queste considerazioni sono state confermate da una ricerca condotta nel Regno Unito.
Partendo dal presupposto che esistono due tipi di pettorine, quelle non restrittive con fascia toracica a Y e quelle restrittive, con cinghia orizzontale sul petto, sui nove cani, sui quali è stato condotto lo studio, si è arrivati alle seguenti conclusioni:
Aggiungendo dei pesi all’imbracatura per simulare la resistenza provocata da una persona che cammina dietro al cane, i risultati dimostrano che:
Questo succede perché la pettorina non restrittiva non è perfettamente adattata alla morfologia del cane e le cinghie che si trovano davanti alla scapola premono sulla stessa impedendone i movimenti anteriori (estensione).
Considerati i risultati della ricerca, le imbracature sono ancora un’opzione sicura per quei cani che hanno delle patologie, come il collasso tracheale, paralisi laringea, malattia ostruttiva delle vie aeree o sindromi neurologiche. Però il collare risulta la scelta migliore per la mobilità del cane rispetto alle due forme di pettorine attualmente in commercio per molti cani. La cosa fondamentale resta, tuttavia, educare i cani a camminare senza tirare al guinzaglio e, qualunque imbracatura si scelga, farla indossare al cane nella maniera più corretta.