Il cane e il gioco: come comportarsi?

Impara come comportarti correttamente durante il gioco con il tuo cane per stabilire una relazione di fiducia e divertimento reciproco.
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Il gioco è una componente fondamentale del rapporto tra cane e padrone, poiché aiuta a rafforzare il legame con il nostro amico a quattrozampe. Non solo, il gioco contribuisce anche a migliorare il benessere del cane e, perché no, quello del padrone. Inoltre stimola l’attenzione, l’esercizio fisico e il divertimento. Giocare con il proprio cane, dunque, non vuol dire semplicemente svolgere un’attività ludica, ma anche mettere in atto azioni a tutto vantaggio della salute fisica e mentale del quattrozampe.

Il significato del gioco per il cane (e il padrone)

Il gioco per il cane assume diverse tipologie di significati in relazione all’età. Quando i cani sono cuccioli, infatti, il gioco rappresenta uno dei principali mezzi attraverso cui il nostro amico a quattro zampe apprende ed esplora. L’apparente divertimento dell’attività ludica nasconde proprio la capacità del cane di sfruttare il gioco come “palestra di vita”, allenandosi in cose che poi, effettivamente, farà da grande.

Pensiamo, ad esempio, a quando un cucciolo insegue una pallina, o una possibile preda. Sebbene stia giocando, egli sta sperimentando comportamenti che poi metterà in pratica da adulto come il cacciare, il sottomettersi, l’inseguire una preda. Per il cucciolo, quindi, il gioco serve per mantenersi attivo fisicamente, migliorare la coordinazione, aumentare la propria destrezza, interagire con i propri simili e con il padrone, nonché esplorare l’ambiente circostante.

Quando il cane cresce, il gioco assumerà gradualmente altre tipologie di significati. Il gioco di un cane giovane o giovane-adulto può servire per migliorare la relazione con i propri simili o con il proprio padrone. Potrà anche diventare puro sinonimo di benessere, poiché fonte di inesauribile felicità. E, di certo, tale benessere sarà contagioso anche nei confronti del padrone. 

Che tipi di gioco?

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gioco cane

Un cane può giocare in vari modi. In linea generale, ne distinguiamo tre tipologie:

  • il gioco in solitudine o individuale,
  • il gioco con i propri simili o sociale,
  • il gioco con il padrone.

Il gioco individuale viene attuato quando il cane è annoiato o lasciato per troppo tempo da solo. In questo caso, il nostro amico cercherà di “ingannare il tempo” per contrastare la solitudine. Si sfogherà con una pallina, un pupazzo o un osso da rosicchiare. Alcuni addestratori, per la verità, non considerano questa tipologia di gioco come una vera e propria attività ludica, poiché potrebbe essere fonte di stress.

Il gioco sociale, invece, è in prevalenza un gioco “in movimento”. Tra cani, infatti, esistono più tipologie di attività ludiche, come inseguire, scappare, correre, fare la lotta. In questi casi occorre discriminare bene il gioco da un’eventuale aggressività. Ci sono delle situazioni in cui tra cani la “lotta” può essere davvero ferrata, ma comunque rimanere un gioco. In altri casi, percepibili quando il cane rizza il pelo o mostra i denti, invece, si tratta di aggressività vera e propria. Una buona lettura dei segnali ci aiuta a discernere il gioco da circostanze che potrebbero portare a problemi di altro genere.

Infine c’è il gioco con il padrone, una sottocategoria, se vogliamo, del gioco sociale a cui facevamo riferimento prima: il classico “tira la pallina!”, il “tira e molla” o anche il fare una corsa o una lotta energica. In questo caso, l’attenzione del cane è rivolta soltanto al proprio umano, l’unico con cui interagisce durante l’attività ludica.

Luca Calegaro, educatore cinofilo Cinofilia Padova