Condividere la propria vita con un compagno a quattro zampe, anche se si è in età avanzata, e avere qualcuno disposto a prendersi cura di questo binomio speciale. È quanto prevede il progetto intitolato “Dopo di me” e sviluppato dall’associazione Asta (Associazione Salute e Tutela degli Animali), in collaborazione con Vetonline24, e patrocinato da FederAnziani Senior Italia e dall’Assessorato alla crescita culturale di Roma. Il progetto verrà presentato il prossimo 28 settembre, alle ore 10, nella Sala Protomoteca del Campidoglio.
Vivere con un animale domestico ha un impatto positivo su salute e umore, riduce la solitudine e aumenta la serenità favorisce la socializzazione ed è uno stimolo a muoversi. A dichiararlo sono gli over 65, secondo i quali la propria vita è migliore grazie alla presenza di un pet, cane o gatto che sia. Lo stesso Osservatorio di FederAnziani Senior Italia ha calcolato, in un’indagine, che il Sistema Sanitario Nazionale risparmierebbe ben 4 miliardi di euro l’anno nel curare e gestire patologie quali il diabete, la depressione e le malattie cardiocircolatorie che registrano un significativo miglioramento quando nella vita di un anziano è presente un animale da compagnia. Tutti elementi positivi che spingerebbero a trascorrere la propria vita con un pet. Quali sono, dunque, le criticità che potrebbero riguardare l’adozione di un cane o un gatto da parte di persone anziane?
“Probabilmente la gestione e la sistemazione dell’animale in caso di perdita del proprietario”, spiega Susanna Celsi, presidente dell’associazione Asta (Associazione Salute e Tutela degli Animali), Onlus di diritto dal 1994 e promotore del progetto “Dopo di me” dedicato a una fascia di popolazione per alcuni versi considerata debole, gli over 65, che vorrebbe poter godere della compagnia di un animale domestico. “Secondo la legislazione italiana, l’animale domestico è una res che viene ereditata al momento della dipartita del proprietario, proprio come avviene per un immobile o un qualunque bene di proprietà. Ma non sempre gli eredi possono o vogliono prendersi cura dell’animale in questione, ed ecco che nasce l’incertezza dell’adozione, perché non si è sicuri del dopo e di che fine farà l’animale. Dubbi assolutamente legittimi che condividiamo appieno. Da qui l’idea di far nascere questo progetto attraverso il quale vorremmo permettere agli anziani oltre i 65 anni di età di non privarsi dell’affetto di un animale domestico, aiutandoli quando non saranno più in grado di occuparsene mediante un’assistenza domiciliare sanitaria e una rete di famiglie disposte ad accogliere l’animale in cerca di una nuova sistemazione. Non solo. Ci piacerebbe che queste persone fossero parte attiva nella società e portassero la loro esperienza nelle scuole insegnando agli adolescenti la buona convivenza tra persone e animali, perché gli anziani hanno tanto da insegnarci e il loro ruolo è fondamentale per i più piccoli”.
Anziani volontari quindi, perché non è mai tardi per insegnare a chi ci sta intorno e manca di esperienza l’educazione civica e sanitaria, per avere in futuro degli ottimi cittadini rispettosi di tutto ciò che li circonda, dalle persone agli animali all’ambiente.
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Per realizzare questa finalità l’associazione Asta ha pensato a un’organizzazione che, a 360 gradi, si prenda cura del binomio animale-anziano con una serie di attività tra loro connesse. I punti principali per la realizzazione del progetto prevedono da parte dell’associazione:
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Il progetto sarà presentato in Campidoglio, nella Sala Protomoteca, il prossimo 28 settembre alle ore 10. Chiunque può sostenerlo e i proventi derivanti dalle donazioni ricevute e dalle attività istituzionali dell’associazione Asta assicureranno la copertura delle spese. Da ottobre, poi, partirà la selezione dei volontari che saranno coinvolti nel progetto, iniziando da Roma per poi allargarsi alle altre città.
“Siamo fiduciosi e speriamo in un’ampia adesione da parte dei cittadini”, ha concluso la presidente Asta, “perché crediamo realmente che questo sia un problema molto sentito al quale è importante offrire una soluzione. Ad oggi sono tanti gli anziani che si sentono inutili, spesso un peso per la società e i familiari, e invece costituiscono una risorsa che può dare ancora tanto, ed è importante offrire loro un sostegno che permetta di aiutare allo stesso tempo una categoria altrettanto in difficoltà e indifesa com’è quella degli animali. Da sempre ci battiamo perché questi ultimi abbiano maggiori diritti, contro i maltrattamenti e i soprusi che subiscono e la cattiveria gratuita che a volte viene perpetrata a danno loro. Con la realizzazione di questo progetto potremo dare una seconda possibilità di vita agli anziani e ai loro animali e far sì che entrambi arrivino più serenamente al traguardo finale. Contiamo anche sull’aiuto che altri cittadini vorranno darci per sostenere questo progetto, perché tutti possono contribuire attivamente a realizzarlo”.
Per avere maggiori informazioni sul progetto e sulla possibilità di contribuire attivamente è possibile contattare l’associazione Asta al 3346551646 o visitare il link associazioneasta.com/dopo-di-me.
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Foto di copertina @Budimir Jevtic/Shuttestock