Bello, di che razza è? È un “canile”

Conosci i benefici e le considerazioni nell’adottare un cane da un rifugio, e come la diversità di razze e caratteri possa rendere ogni cane unico e speciale, indipendentemente dalla sua provenienza.
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Avete girato tutti i canili della città e portato a casa il vostro nuovo amico. Bravi!
Solitamente gli ospiti dei rifugi sono meticci, parola che suona un po’ rude in italiano. Gli inglesi, che sono più lord, li chiamano mixed ma è comunque regola sicura che non hanno il pedigree.
Se già adulto, il vostro nuovo amico richiederà più attenzione e pazienza che con un simile da allevamento. Non conoscendo tutta la sua vita, potrà aver subito un trauma più o meno importante da non sottovalutare. Questo passaggio fondamentale richiederà tutto il rispetto e tempo che si concede a una persona appena uscita da una situazione difficile. È cosa giusta fidarsi del personale del rifugio per far sì che la scelta ricada sull’esemplare più adatto alla nostra vita quotidiana.
Oggigiorno la maggior parte dei rifugi effettua inoltre un controllo pre-affido, ove un volontario del canile viene in visita a casa vostra e valuta la futura sistemazione. Dove dormirà, la presenza durante il giorno di altri componenti della famiglia e ovviamente la compatibilità con eventuali altri ospiti pelosi di casa. Non sono rari i casi in cui un cane adottato viene riportato al rifugio dopo poche settimane, per cui è opportuno e saggio armarsi di pazienza e compiere tutti i controlli pre-visita richiesti. La maggior parte del personale dei rifugi è formata da volontari che investono il proprio tempo per il benessere degli animali; è nostro dovere rispettare le loro regole e considerazioni, visto che lo scopo è comune.
Che sia cucciolo o più vecchietto, il cane porterà con sé un bagaglio emozionale da affrontare con dosi generose di carezze e accorgimenti. Le prime settimane saranno di osservazione, abituandolo alla nuova casa, la nuova cuccia e la vita decisamente differente. In cuor mio, ho sempre adottato cani di età più avanzata, affrontando tutte le difficoltà correlate. I canili hanno ospiti di ogni razza ed età e non è raro trovare dei bellissimi esemplari che normalmente si acquistano in un allevamento. Ovvio che bisogna chiedersi il motivo per cui sono lì ma la maggior parte delle volte sono stati portati dagli ex-proprietari.
Mi ricordo di aver incrociato un bellissimo lupo cecoslovacco in un canile della provincia di Padova. Nonostante le numerose richieste giunte, legate per lo più all’estetica del cane, il nuovo affido richiese oltre sei mei e almeno una quindicina di pretendenti. Se mal gestito, un animale del genere verrebbe segnato per la vita, condannandolo ad adozioni-lampo altamente lesive per il benessere di una razza che ha un assoluto bisogno di stare vicino al proprio padrone.
Il supporto di un bravo educatore potrà aiutarvi a comprendere velocemente le dinamiche delle prime settimane. È difficile che un animale traumatizzato risolva appieno un problema caratteriale ma potremo ben conviverci mitigandone gli effetti e stringendo un legame molto speciale.
Il cane è felice quando può fare il cane. Correre, annusare, avere un buon padrone e un posto dove dormire. Il resto è tutto istinto appagato. È cosa certa che la sua felicità, libero di correre fuori da una gabbia, non ha eguali. Basterà questo a soddisfare la vostra pazienza e impegno.
Io, per ora, aspetto ancora di comprare il mio Bernese e mi godo il mio settimo nuovo amico.
Da canile.