Parassiti e animali domestici: un binomio che, soprattutto nella stagione estiva, è molto ricorrente e che può diventare davvero pericoloso per i nostri pelosetti. Il caldo e l’umidità favoriscono la comparsa di pulci, zecche e altri parassiti dei cani e dei gatti, anche se li teniamo in casa. Non è vero, infatti, che solo gli animali randagi siano esposti al rischio di essere infestati da queste fastidiose bestioline. Vediamo di capirne di più sui parassiti che colpiscono gli animali domestici, come fare per prevenirli e come diagnosticarne la presenza.
Parassiti più pericolosi
I cani sono animali che escono spesso e, per questo, sono più soggetti a essere attaccati da parassiti ma non è detto che i gatti siano esenti da questo pericolo. Siamo soliti pensare che dobbiamo stare attenti solo a pulci e zecche ma, in realtà, questi sono soltanto due dei parassiti esterni che colpiscono i cani. Parassiti esterni o ectoparassiti sono anche le zanzare, i pidocchi, gli acari, i pappataci o flebotomi. Ci sono poi i parassiti interni o endoparassiti, molto più pericolosi: i coccidi, la Giardia, gli ascaridi e le tenie. La differenza tra queste due categorie di parassiti è che quelli esterni attaccano i bulbi piliferi e il tessuto cutaneo, mentre quelli interni si sviluppano nell’intestino.
Parassiti esterni
Il parassita più comune è senz’altro la pulce, che colpisce soprattutto i gatti ma anche cani e, ahimé, persino gli esseri umani. Si spostano da un animale all’altro saltellando e sono visibili anche a occhio nudo. Le femmine depositano le uova tra il pelo del cane o del gatto e, nel giro, di pochi giorni, queste si schiudono e infestano la cute dell’animale, provocandogli prurito.
Le zecche possono avere la dimensione di 1 mm quando sono larve e, da adulte, possono arrivare fino a 6-7 mm. Si agganciano all’animale (o all’uomo) tramite un uncino da cui succhiano il sangue. Questo uncino, se non rimosso, può causare infezioni più o meno gravi, sia al cane che all’uomo (tra cui la malattia di Lyme). Inoltre, data la grande quantità di sangue che riescono a succhiare, le zecche possono provocare anemie importanti all’animale.
Da non trascurare neanche l’attacco di animaletti come acari e pidocchi, responsabili non solo di irritazioni e prurito, ma anche di malattie come la rogna e la scabbia.
I pappataci, detti anche flebotomi, sono invece degli insetti che somigliano alle zanzare ma senza quel fastidioso ronzio che consente di individuarli per tempo. Oltre a succhiare il sangue, i pappataci sono molto pericolosi perché possono causare la Leishmaniosi nei cani e nei gatti, una malattia che non ancora una cura ben precisa.
Infine, tra i parassiti esterni possiamo inserire anche la mosca cavallina, molto simile alla mosca comune ma molto più piccola, con una bocca ad uncino con cui succhia il sangue degli animali su cui si attacca.
Parassiti interni
Rispetto a quelli esterni, i parassiti interni sono più difficili da individuare ma molto più insidiosi e pericolosi. Tra questi, i coccidi, che vengono espulsi con le feci e che possono essere veicolo di infezioni per gli altri cani. Nausea, vomito, dolori muscolari e inappetenza sono i sintomi che devono mettere in allarme.
Un altro parassita che si annida nell’intestino è la Giardia Lambia, che si trasmette sempre tramite il contatto con le feci dell’animale infetto, provocando diarrea e disidratazione. La Giardia si trasmette anche all’uomo, causando la giardiosi.
Ci sono poi gli ascaridi e le tenie, vermi che dall’intestino possono infestare, attraverso le feci, sia altri animali che l’uomo.
Cosa fare contro i parassiti degli animali domestici
Per ovviare all’odioso problema dei parassiti esterni, esistono in commercio molti prodotti antiparassitari ad uso topico da applicare sulla cute dell’animale, a seconda della gravità dell’infezione e dell’area interessata. Lozioni, shampoo, pipette, spray, collari e simili hanno un’efficacia che dipende non solo dall’entità del problema ma anche della tollerabilità da parte del cane o del gatto al prodotto. Esistono anche prodotti naturali che hanno dato dei risultati molto soddisfacenti contro i parassiti degli animali domestici, tra questi l’olio di Neem si è dimostrato il più efficace.
Per i parassiti interni, invece, è già molto complicato arrivare a una diagnosi precisa. In caso di sintomi come vomito, diarrea o inappetenza, è bene rivolgersi a un veterinario che, attraverso l’esame delle feci, valuterà la terapia farmacologica più adatta.
La prevenzione
La prevenzione è molto importante, soprattutto nel caso di infezioni da parassiti interni. Siccome la trasmissione avviene quasi sempre dal contatto con le feci di un animale infetto, la prima cosa da fare per evitare che il vostro cane possa infettarsi è di prestare molta attenzione a cosa annusa quando va in giro. Per lo stesso motivo, è bene raccogliere sempre le feci del proprio cane e coprire la lettiera del gatto quando non viene utilizzata.
Siccome alcuni parassiti possono essere trasmessi anche all’uomo, ricordatevi di lavare sempre le mani dopo aver raccolto le feci dell’animale.
Per i parassiti esterni, è utile usare repellenti per allontanare le zanzare, lavare periodicamente il vostro cane con detergenti antipulci, evitare contenitori con acqua stagnante, pulire accuratamente tutti i contenitori utilizzati dall’animale e vaccinare separatamente gli animali se in casa ce n’è più di uno.
Sia per i parassiti interni che per quelli esterni, è opportuno fare visite di controllo periodiche dal veterinario e farsi prescrivere degli antiparassitari da assumere sotto forma di compresse, pipette o pomate.
Prevenire la proliferazione di parassiti nei nostri animali domestici è molto importante, sia per la loro salute che per la nostra. Per qualsiasi dubbio o chiarimento, non esitate a contattare il vostro veterinario di fiducia.
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