Skip to content Skip to footer

L’impatto del cambiamento climatico sugli animali

cane ventilatore

Le temperature fuori norma di queste ultime settimane non fanno che confermare i dati allarmanti che da anni gli esperti invitano a prendere in considerazione. L’impatto del cambiamento climatico non ha effetti devastanti solo sulla terra e sul genere umano ma anche sugli animali. Ne è un esempio lampante la decimazione dei koala in seguito ai numerosi incendi divampati in Australia lo scorso anno. Incendi causati da siccità e, quindi, dal riscaldamento globale.

Non c’è più tempo e sono oltre un milione le specie animali che rischiano di scomparire nei prossimi decenni. Non solo: molti animali hanno stravolto le proprie abitudini proprio a causa di questo clima impazzito.

D’altronde, gli animali reagiscono ai cambiamenti climatici spostandosi, adattandosi alle nuove condizioni o, nella peggiore delle ipotesi, estinguendosi. Non tutti gli animali riescono a spostarsi o ad adattarsi, per cui l’ipotesi più plausibile è sempre la peggiore delle tre.

Certo, la scomparsa di una specie animale non è drammatica in quanto avvenimento singolo, poiché nel corso della storia è già capitato migliaia di volte che alcune specie sopravvivessero ad altre, ma quando a scomparire sono molte specie tutte insieme, allora potrebbe diventare un problema serio.

Inoltre, correlate alla vita di una specie animale ci sono anche le vite degli animali e delle piante strettamente relazionate ad essa, con conseguenze sulla biodiversità e, quindi, anche sull’uomo. 

Cambiamenti climatici e animali domestici

Ma, oltre alle specie in vie di estinzione a causa del riscaldamento globale, a subire gli effetti dei cambiamenti climatici sono anche i nostri animali domestici. L’aumento delle temperature ha conseguenze anche sui cani e sui gatti, poiché si riscontra un aumento dei parassiti e, quindi, di malattie trasmesse da parassiti vettori. Le zecche, ad esempio, che erano un problema solo d’estate, adesso sono presenti tutto l’anno, rendendo necessario un prolungamento della profilassi anche nei mesi invernali. Inoltre, riproducendosi più velocemente, diventano sempre più piccole e sempre più difficili da individuare. Lo stesso dicasi per le zanzare che, trovando un habitat sempre più favorevole per la loro riproduzione, favoriscono il propagarsi di malattie.

E così la leishmaniosi, un tempo classificata come “malattia esotica”, diventa sempre più comune tra i nostri amici a quattro zampe, così come la malattia di Lyme, che rappresenta un serio pericolo anche per l’uomo. E la colpa è tutta dell’alterazione delle stagioni. 

cane veterinario antiparassitari

Il cambiamento climatico non influisce però solo sulla salute degli animali ma anche sul loro comportamento. Se avete un cane o un gatto che soffre di patologie come ansia, paura o fobie varie, oppure vi trovate a convivere con un animale anziano con disfunzioni tipiche dell’età, vi sarete già accorti che con l’innalzamento delle temperature alcuni disturbi si verificano in maniera più frequente o più accentuata.

Il clima impazzito provoca stress nell’animale, che si trova a dover affrontare la muta del pelo durante tutto l’anno con l’insorgere di problemi dermatologici.

Noi possiamo fare ben poco per arrestare questo fenomeno, soprattutto per quanto riguarda gli effetti sulla psiche dei nostri animali ma, per tutelarli dalla comparsa di zecche o altri parassiti, dobbiamo imparare a proteggerli tutti i mesi dell’anno e non solo in estate. E se abbiamo dubbi o perplessità, ricordiamo sempre di rivolgerci al nostro veterinario di fiducia che valuterà volta per volta le misure da adottare.

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla newsletter
3.5 2 Voti
Article Rating
Subscribe
Notificami
0/100
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Ti piace questo contenuto? Commentalo!x

Potrebbe interessarti anche...