Si definisce distocia un parto difficile o l’incapacità da parte della madre di espellere i feti attraverso il canale del parto senza avere assistenza. Il parto avviene, in condizioni normali, al termine fisiologico della gravidanza, quando i feti sono maturi, e viene appunto definito come l’espulsione di questi e di tutti gli annessi fetali dall’utero materno.
È possibile distinguere tre fasi:
Nella cagna e nella gatta la prima fase, quella dilatante, dura circa 6-12 ore. Nella cagna è caratterizzata da:
Nella gatta è possibile riscontrare vocalizzazioni e irrequietezza o, al contrario, estrema tranquillità: la madre appare rilassata e fa le fusa.
La fase espulsiva, invece, ha una durata molto variabile (in genere 3-6 ore, ma anche oltre 24 ore) e comprende l’intervallo tra l’inizio della fase espulsiva e la nascita del primo feto (nella cagna entro 4 ore, nella gatta entro 1 ora) e l’intervallo di espulsione tra un feto e l’altro, pari a 15-120 minuti (preoccupante solo se eccede le 4-5 ore) nella cagna e a 10-60 minuti nella gatta.
Nella cagna le distocie ammontano al 5 per cento dei parti e le razze maggiormente predisposte sono quelle di taglia piccola e nana (circa il 60 per cento): Chihuahua, Pechinese, bassotti, barboni nani, Yorkshire terrier e volpini di Pomerania, oltre a tutti i brachicefali, anche se una certa predisposizione è osservata in molte altre razze (Boxer, Greyhound, Scottish terrier, Welsh corgi, Border terrier, Aberdeen terrier).
Nella gatta la percentuale va dal 3,3 al 5,8 con un picco del 18 per cento nella razza Devon rex.
Le cause possono essere molteplici e vengono distinte in:
Le cause materne costituiscono la componente principale delle distocie sia nella cagna sia nella gatta, con l’inerzia uterina sia primaria che secondaria tra le cause più comuni. L’inerzia uterina primaria è caratterizzata dal mancato inizio della fase espulsiva del parto al termine fisiologico della gravidanza, considerato indicativamente dopo 65 giorni dall’ovulazione nella cagna e addirittura dopo 71 giorni di gravidanza nella gatta. Le cause dell’inerzia uterina primaria nella cagna e nella gatta sono molteplici, tra le quali:
Anche fattori di disturbo esterni possono interferire con il processo del parto.
L’inerzia uterina secondaria o “da esaurimento” di ossitocina insorge più facilmente in caso di cucciolate numerose o quando la fase espulsiva si prolunga eccessivamente, per esempio a causa di un’ostruzione del canale del parto.
Il sospetto di distocia deve essere preso in considerazione:
L’esame clinico prevede la valutazione delle condizioni generali materne, la palpazione transaddominale dell’utero, l’ispezione vulvare e l’esplorazione vaginale nelle cagne di dimensioni adeguate. L’esame radiologico, dopo la sesta settimana di gravidanza, consente di costatare il numero, le dimensioni e la localizzazione dei feti, l’apparenza delle strutture fetali e segni di morte fetale oltre alla morfologia pelvica materna. L’indagine ecografica permette di confermare la vitalità fetale oltre che verificare la presenza di malformazioni fetali e di anomalie placentari, così come l’entità dei fluidi fetali. A seconda della causa e delle condizioni materne e fetali è possibile ricorrere all’assistenza manuale ostetrica, alla gestione medica o chirurgica della distocia.
Cinzia Montagnoli, Medico Veterinario in Roma
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