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La comunicazione del gatto: il saluto

Approfondisci il linguaggio del saluto nei gatti e comprendi meglio come comunicano con te e con altri animali.
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La Repubblica degli Animali | RDA

Non c’è nulla di più accogliente del benvenuto che i nostri gatti ci riservano quando rientriamo a casa. La comunicazione del gatto ha una sua precisa codificazione, che si impara a conoscere solo con il tempo. Molte persone si stupiscono di vedere come un animale solitamente così riservato e indipendente possa diventare tanto socievole. 

Quando il proprietario rientra a casa e il gatto sta dormendo sulla sedia, il suo saluto sarà dato probabilmente dal rotolarsi sulla schiena, sbadigliare e stiracchiarsi, guardare il proprio padrone e muovere la punta della coda. Il benvenuto è un segnale amichevole e di fiducia che il gatto riserva solo alle persone che conosce bene. Dal punto di vista del gatto l’esposizione del ventre è un segno di grande vulnerabilità e per il gatto sonnacchioso rotolarsi e invitare al contatto questa parte importante del corpo significa fiducia. Lo stiracchiarsi e lo sbadigliare fanno parte del risveglio, mentre il movimento della coda indica che il gatto non è completamente a suo agio. Anche se questa postura invita ad accarezzare la pancia, i proprietari di gatti sanno che il tentarla può costare una zampata. Una cosa è esporre il ventre in segno di fiducia, tutt’altra è permettere un contatto diretto, che molti gatti non concedono neanche ai proprietari.

Se invece al momento del rientro il gatto è sveglio, il benvenuto sarà diverso: il gatto strofinerà ripetutamente il corpo contro le gambe del padrone sfiorandole con il muso. Se il proprietario tenterà di accarezzarlo, allora il gatto intensificherà gli strofinamenti. 

Il saluto tra gatti

La comunicazione del gatto è diversa quando il saluto si verifica tra due felini: il contatto avviene fra i musi. In realtà, lo strofinarsi contro le gambe del proprietario è un adattamento dovuto al fatto che gli umani sono troppo alti rispetto alla loro statura e quindi è impossibile per loro strofinare il muso contro il nostro, cosa che spesso fanno, ad esempio, quando noi siamo sdraiati. 

I gattini che accolgono la madre hanno problemi simili, che li spingono ad abbozzare dei saltelli per raggiungere il muso della mamma. Alcuni gatti, pur di raggiungere il viso del proprietario, saltano su superfici più alte e quindi più vicine al viso del proprietario. Queste manifestazioni di affetto ci fanno sentire speciali, ma spesso non ci rendiamo conto che in realtà il gatto sta effettuando anche degli scambi di odori: per il gatto l’olfatto è fondamentale, pertanto è importante che tutti i membri della famiglia abbiano un odore conosciuto. Dunque il gatto lascia il suo marchio sulle persone utilizzando le ghiandole che sono sulle tempie, alla base della coda e agli angoli della bocca. A questo punto, il felino deve leggere i segnali olfattivi che i membri della famiglia gli hanno inviato, cosa che lui fa leccando attentamente la parte della pelliccia che ha strofinato contro la persona.

Da tutto quanto detto possiamo comprendere come il segnale di benvenuto del nostro pet consista in un complesso miscuglio di vocalizzazioni, linguaggi del corpo e comunicazione olfattiva, che fa sentire il gatto al sicuro e noi desiderati.

Luca Buti, Medico Veterinario in Roma

Foto di copertina @Peeravit/Shutterstock

Le domande frequenti sul tema La comunicazione del gatto: il saluto

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