Con l’arrivo della bella stagione torna l’emergenza legata al forasacco, un insidioso e fastidioso pericolo per i nostri cani. Ma di cosa si tratta?
Il forasacco altro non è che una spiga appartenente ad alcune graminacee molto diffuse in Italia. In questo periodo è facile ritrovarle
nei parchi e nei giardini delle nostre città, nei campi incolti, ma anche semplicemente lungo i margini delle strade. Hanno una particolare conformazione a forma di lancia che permette loro di penetrare in diversi parti del corpo e di spostarsi poi all’interno, generando ascessi, tragitti fistolosi e anche gravi infezioni. I più pericolosi sono i forasacchi secchi, ossia quelli gialli per intenderci, perché sono più duri e quindi in grado di penetrare e progredire più facilmente.
Le orecchie, il naso e gli spazi interdigitali sono i siti più colpiti. Più rari gli occhi, l’interno del prepuzio per i maschi, la vulva per le femmine e la regione perianale. A volte, però, anche la cute integra costituisce un sito di penetrazione e i segni clinici, chiaramente, sono differenti a seconda della zona colpita.
In tutti questi casi, è sempre il medico veterinario a dover rimuovere il forasacco tramite una pinza particolare, detta Hartmann, e con l’ausilio dell’otoscopio o del laringoscopio. Può essere necessaria una sedazione o un’anestesia più profonda, a seconda del paziente e della sede di localizzazione. Ma l’importante è che la rimozione sia immediata per evitare che il corpo estraneo provochi danni importanti.
Bisognerebbe evitare, per quanto possibile, che il cane frequenti zone infestate da queste piante e, altrettanto importante, è spazzolare il suo pelo al rientro da ogni passeggiata, controllando anche gli spazi interdigitali e le zone vicino all’ano, alle orecchie e al prepuzio. E se si sospetta la presenza di un forasacco, non indugiare a portare immediatamente il cane dal veterinario.
Melissa Cavallari, Medico Veterinario e Comportamentalista in Roma
Foto di copertina @Tami Ann Wilcox