Il modo più arcaico, ma sempre valido, per valutare il benessere di un animale domestico è la situazione del manto. Un bel pelo è sempre indice di buona salute, e nel tempo è diventato quindi un obiettivo del proprietario, tanto che alcune volte si cerca di manipolare condizioni fisiologiche come la muta perché considerata stressante. Addentriamoci quindi nel mondo del pelo e capiamoci qualcosa, seriamente.
Il pelo dei carnivori è una struttura cornea la cui radice è inserita nel derma mentre lo stelo, l’estremità libera, è sulla superficie del derma. Il follicolo pilifero è una cavità tubulare che attraversa epidermide e derma, contiene la radice del pelo e le ghiandole sebacee. Termina in profondità con un ingrossamento, il bulbo, che riceve una formazione connettivale detta papilla dermica.
Nei cani i follicoli piliferi si presentano in unità follicolari, che poi altro non sono che loro raggruppamenti, un follicolo è primario e centrale e gli altri sono laterali. I primari producono peli di guardia associati alla ghiandola sebacea e hanno una ghiandola sudoripara e un muscolo erettore e, inoltre, sono rivestiti da capillari e fibre nervose.
Ogni follicolo è soggetto ad attività ciclica, con una fase di crescita (che dipende dalla razza e dal soggetto), una fase intermedia e una fase di riposo, in questa il follicolo si riduce e provoca la caduta del pelo.
La fase di crescita è caratterizzata da una “papilla dermica” ottimamente sviluppata, fusiforme, circondata da cellule “matricali” che costituiranno il bulbo pilifero. Durante la fase intermedia il follicolo riposa e la papilla pilifera si ridimensiona. Questa fase dura dalle due alle tre settimane. La fase in cui il pelo cade può durare dalle quattro alle sei settimane, qui il follicolo non ha attività e il pelo quindi si stacca. Ovviamente, per quelli di voi che sono molto precisi, spazzolare frequentemente il vostro animale aiuterà la fisiologica caduta del pelo velocizzando la ripresa del ciclo.
Cosa influisce su queste fasi fisiologiche? Il clima e le stagioni, la razza, la luce, gli ormoni e la dieta, ovviamente, ma tutte queste cose restano pur sempre delle influenze fisiologiche.
Come sapete, sono molto poco favorevole alle integrazioni preventive, se una dieta è ben bilanciata per il soggetto non c’è nessun motivo per inserire nutrienti “inutili”.
Le modificazioni fisiologiche sono definite tali perché il corpo può benissimo reggere dei piccoli periodi di stress e superarli senza tanti problemi. Ad esempio, la muta è una fase assolutamente fisiologica che, in un soggetto sano e ben alimentato, non provoca nessun problema. Essa deve essere sicuramente gestita però dal punto di vista della “manutenzione”: spazzolature regolari, bagni e asciugature con mezzi adeguati e un buon aspirapolvere fanno sì che questo tragico momento passi in fretta. Se però il soggetto presenta delle turbe del derma, dei problemi di muta, irregolarità nel manto o altro, sicuramente una delle variabili che si devono considerare è l’alimentazione. Non è l’unica però, ricordatevi bene.
Omega 3, zinco, le vitamine A e E, biotina (anche detta B8 o vitamina H), capiamoci però: è inutile aggiungere questi nutrienti se non è presente una dieta ricca di proteine biologicamente appropriata, di una quantità di grassi corretta per soggetto e razza e una buona idratazione corporea. Questo vale per tutti i cani ovviamente, ma vorrei fare una menzione speciale a coloro che frequentano le Expo con i propri soggetti. Signori e signore, è inutile cercare l’integratore migliore al mondo se non curiamo l’alimentazione. Prima di essere soggetti validi per essere giudicati dal punto di vista morfologico, sono animali che necessitano di una vita sana, attiva e appagante, etologicamente appropriata come anche di un’alimentazione corretta. Non ha senso avere un pelo bellissimo, ma non avere muscolatura ed essere tristi.
Come sempre il benessere è un obiettivo da raggiungere, composto da una serie di sotto obbiettivi in cui l’alimentazione sicuramente è fondamentale, ma non è l’unica via. Osservate il quadro generale, sempre.
Di Nicoletta Pizzutti, Tecnico nutrizionista e del benessere animale PhD
@riproduzione riservata