Sin da piccolo mi affascinavano i cavalli. Li trovavo imponenti e molto eleganti. Nei miei primi approcci, prima ancora di cominciare a cavalcarli, ero timoroso della loro lunga bocca, dei loro scrolli improvvisi e degli zoccoli che improvvisamente battevano a terra, quasi in uno scatto di paura. Crescendo, cominciai a cavalcare e imparai a conoscerli veramente. Una delle mie piรน belle vacanze fu un tour di sette giorni a cavallo in Provenza; tornai a casa con la schiena a pezzi ma mai avrei pensato di entrare cosรฌ in sintonia con questo splendido animale.
Lโapproccio corretto e il linguaggio del corpo
Da piccolo mi insegnavano a non approcciare mai il cavallo da dietro o avrei preso un calcio ma รจ sufficiente farsi ben vedere, andargli incontro e scorrere la mano su tutto il dorso sino alla schiena, rimanendo vicini allโanimale. Cosรฌ facendo, non avrร modo di intimorirsi o di spaventarsi e potrete girargli attorno liberamente. Perchรฉ dico โspaventarsiโ? Il cavallo รจ predatore in natura e la sua unica difesa รจ la fuga; quindi ogni rumore improvviso lo farร scattare e allontanare. Se con un cane bisogna essere delicati nellโapproccio, con il cavallo lo dobbiamo essere dieci volte di piรน. Lavorando con i cavalli ho imparato anche a riconoscere i linguaggi del suo corpo ed รจ proprio questo tema che voglio affrontare. Stiamo parlando di un animale dal peso di diversi quintali, in grado di fare molto male se non uccidere un uomo, seppur non intenzionalmente. Quindi va prestata molta attenzione ai suoi movimenti, agli occhi e le orecchie. Anche la stessa posizione degli arti o del collo sono chiari segni di rilassamento o disagio e questi vanno ben interpretati.
Ad esempio, un cavallo rilassato si riposa con lโarto posteriore leggermente piegato e lo zoccolo puntato a terra. Lo sguardo dritto di fronte a sรฉ, il collo alto e le orecchie alte, la bocca chiusa e lโintero corpo apparirร โcalmoโ. Non bisogna confondere questa postura con il sonno ove, in questo caso, il collo e la testa saranno basse, il labbro inferiore potrebbe essere pendente e le orecchie rivolte verso i lati. Gli occhi saranno sempre aperti o socchiusi perchรฉ, come spiegato, il cavallo รจ un animale pronto a reagire al minimo pericolo, anche se in cattivitร . In questo caso, non รจ indicato approcciarsi se non necessario e, qualora bisognasse farlo, agire lentamente e senza provocare rumori forti. Come per noi, che tanto odiamo la sveglia improvvisa, figuriamoci un cavallo.
Nei cani, coda e orecchie sono segnali da saper cogliere e negli equini รจ lo stesso. Un cavallo preoccupato avrร lo sguardo alto e le orecchie tese allโindietro o in direzioni diverse: ti sta chiaramente dicendo di lasciarlo stare. Un altro forte segnale potrร essere colto negli occhi, ove un cavallo allarmato formerร una sorta di V rovesciata e le guance saranno tese cosรฌ come il resto del corpo. Se foste vicini in quel momento, fate dei bei passi lenti e allontanatevi.
Unโesperienza che va fatta almeno una volta nella vita

Alcuni anni fa guardavo un cavallo e il suo amico asinello nel recinto di un privato; li vedevo brucare tranquilli, non resistetti e pensai (male) di entrare nel campo. Fatti dieci passi i due equini trotterellarono verso di me e in pochi attimi li avevo fronte a me. Notai che il cavallo cercava di spingermi con il muso per poi tirarsi indietro. Non potendo certo girarmi e scappare, cominciai a camminare allโindietro, tenendo il muso del cavallo a distanza con i palmi aperti. Lentamente arrivai alla staccionata e ancor piรน lentamente vi ripassai attraverso. Rimasi a osservarli al sicuro, gli diedi qualche ciuffo dโerba e me ne andai. Fu un grande errore, soprattutto perchรฉ non cโera il proprietario, a cui avrei quantomeno potuto chiedere il permesso e magari mi avrebbe avvisato che a quel cavallo lรฌ la compagnia umana non piaceva.
Il mondo equino รจ tanto vasto quanto quello cinofilo; ho avuto modo di vedere gli addestramenti dei puledri, a cominciare dal โsellareโ un cavallo o abituarlo al suo primo zoccolo. Sono animali molto piรน difficili da gestire rispetto a un cane, questo รจ sicuro, e hanno unโeleganza e bellezza in grado di rapirti e renderti tuttโuno con loro. Perchรฉ li cavalchi e quindi il contatto รจ massimo ma anche per la loro stazza. Sono animali grandi ed essere un piccolo uomo che cavalca e porta correttamente un esemplare da 7-800 kg ha qualcosa di magico che vale la pena scoprire, anche per una volta soltanto.
Luca Calegaro, educatore cinofilo Cinofilia Padova
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