È arrivato il momento di abbattere alcuni luoghi comuni, che vogliono la convivenza tra cane a gatto impossibile. Quante volte, quando due fratelli o due amici non si sopportano, siamo portati a dire che sembrano cane e gatto, per indicare un rapporto un po’ burrascoso e sempre al limite della lite e del battibecco?
In realtà la convivenza tra cane e gatto è possibile e, sebbene non avvenga sempre spontaneamente tra i due animali, con alcuni piccoli accorgimenti è possibile farli diventare se non fratelli, almeno coinquilini rispettosi uno dell’altro.
Sappiamo bene che esistono due scuole di pensiero: gli amanti dei cani e gli amanti dei gatti. Ognuna delle due categorie proverà sempre a convincere gli altri della superiorità di un animale rispetto a un altro e tutte sembreranno molte convincenti. In fondo, si sceglie un compagno di vita a quattro zampe anche perché ha delle caratteristiche affini alle proprie.
Esiste però una terza categoria di persone: coloro che amano indistintamente sia il cane che il gatto e che, per questa loro passione, sono “costretti” a farli convivere.
Pur essendo entrambi animali predatori, il cane e il gatto hanno carattere e comportamento molto diversi.
Il cane è il classico animale sociale: ama stare in compagnia degli esseri umani, quando è solo soffre e fa di tutto per cercare qualcuno con cui giocare. Quando lo trova, dimostra la sua felicità scodinzolando allegramente.
Al contrario, il gatto è un animale solitario, potremmo dire che “tollera” la presenza dell’essere umano o di altre specie animali. In più, se vedete che agita la coda è tutt’altro che felice, anzi, state alla larga perché vuol dire che è agitato e nervoso.
Viene da sé che, con due caratteri così diversi, la convivenza non risulta subito semplice.
Seppur con differenze da una razza all’altra, cane e gatto hanno un modo del tutto opposto anche di fare una nuova conoscenza.
Come abbiamo detto, sono entrambi due animali predatori ma il cane è tendenzialmente felice di incontrare un nuovo “amico”, tanto da avvicinarsi e annusarlo nella zona genitale, per conoscerlo meglio e capire chi ha di fronte. Il gatto, invece, per sua indole tende a non fidarsi di chi incontra e ha bisogno di osservarlo da lontano per studiarlo a fondo e capire se “fa per lui”.
Insomma, il primo incontro tra un cane e un gatto potrebbe non essere piacevole, soprattutto per il gatto, diciamolo.
Cane e gatto hanno anche una diversa concezione del vivere la casa. In genere, il cane, per la sua indole sociale e giocherellona, all’inizio soffre a stare tra quattro mura, soprattutto se è di stazza grande. Per farne un animale felice bisogna sicuramente portarlo spesso fuori, possibilmente in un posto dove possa correre e giocare liberamente, anche con altri cani. Inoltre, non bisogna mai tenerlo escluso dalla vita familiare, facendolo interagire con tutti i componenti della famiglia. In questo modo, il cane ha modo di crescere in un ambiente sereno che contribuisce ad agevolare il processo di socializzazione con gli altri quando viene portato fuori. In casa, il cane riconosce il padrone come capobranco e in situazioni di pericolo non esita a difenderlo.
Il gatto è un esploratore per natura e a volte può trovare molto stressante la vita in casa, soprattutto se è abituato a vivere all’aperto. Inoltre, il nostro amico felino ha la consuetudine, appena entra in casa, di segnare il territorio strusciandosi sulle superfici, cosa che invece il cane non fa. Rispetto al cane è anche più solitario, per cui non ha nessun problema a rimanere da solo in casa, anzi! In più, si fa fatica a fargli apprendere alcune abitudini perché, caratterialmente, il gatto fa sempre un po’ come vuole.
Nonostante evidenti differenze, cane e gatto possono vivere sotto lo stesso tetto in armonia e diventare addirittura amici inseparabili.
Sebbene alcune caratteristiche caratteriali siano variabili a seconda dell’età, del sesso o della razza di appartenenza, in linea di massima possiamo affermare che cane e gatto possono abituarsi alla convivenza se imparano a comprendere ognuno il linguaggio dell’altro.
Questo è uno dei motivi per cui è sempre preferibile che il primo contatto tra i due animali avvenga quando entrambi sono cuccioli. Soprattutto perché, essendo piccoli, è probabile che non abbiano mai avuto esperienza con esponenti dell’altra “famiglia” e, quindi, non possono ricollegare la conoscenza a episodi vissuti precedentemente.
Tuttavia, anche se uno dei due è già presente in casa è possibile introdurre l’altro animale in famiglia, cercando sempre di rispettare i tempi di ognuno.
Viene da sé che un gatto sarà più a suo agio con un cane di piccola taglia, poiché lo sentirà più simile a sé, ma si riscontrano anche convivenze tra cani di taglia grande con gattini.
Per una condivisione sana ed equilibrata degli spazi e un rapporto sereno all’interno del nucleo familiare, è indispensabile stabilire delle regole: difficilmente cane e gatto faranno “amicizia” da soli.
Il cane è più diligente e più abituato a seguire delle regole, per cui si può cominciare facendogli capire che il gatto non è una preda e che, quindi, non può rincorrerlo per tutta la casa. Ognuno conosce il proprio cane, quindi saprete bene come fargli arrivare certi messaggi e come ricompensarlo.
Il gatto è un po’ più anarchico e duro di comprendonio, per cui insegnargli che il cane non è un suo nemico può essere complicato. Eppure, premiandolo con una carezza o un po’ di crocchette, possiamo fargli capire che si è comportato bene nei confronti dell’altro inquilino della casa a quattro zampe.
Per caratteri un po’ più difficili, può essere necessario affidarsi a un istruttore o un esperto del comportamento animale, che saprà valutare la situazione e decidere il meglio per i vostri amici a quattro zampe.
Sicuramente, nonostante tutti questi accorgimenti, cane e gatto avranno sempre delle piccole scaramucce, ma è del tutto normale, fa parte della loro natura. Può essere utile, però, fare in modo che entrambi abbiano il proprio spazio all’interno della casa e che non siano necessariamente tenuti a condividere la stanza. Il gatto, che è il più solitario dei due, ha bisogno di un angolo tutto per sé dove rifugiarsi e dove il cane non possa raggiungerlo. Va bene la condivisione ma va comunque sempre rispettata l’indole del singolo animale.
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