Hai appena preso un gattino e ti sei accorto che ama graffiare divani, poltrone e altri mobili? Oppure il tuo micio è ormai di casa ma vorresti provare a fargli cambiare abitudini? Insegnare al gatto a non graffiare i mobili e tutto quello che gli capita a tiro non è un’impresa impossibile, qualunque sia il tuo caso. È possibile trasformare la frustrazione in un’opportunità di conoscenza e apprendimento per entrambi.
In questa guida passo passo presentiamo alcuni metodi comprovati ed efficaci per insegnare gradualmente al gatto a non rovinare i mobili di casa con le unghie.
Prima di tutto è bene capire perché il gatto usa artigli e denti sui nostri preziosi arredi. Per il gatto graffiare è un modo del tutto naturale di affilare e mantenere in forma gli artigli, rimuovendo le parti rovinate. In natura, il micio utilizzerebbe tronchi d’albero o altre superfici ruvide, mentre in casa purtroppo usa i nostri mobili.
Un’altra motivazione è quella di marcare il territorio: con il graffio il felino diffonde il suo odore e in un certo senso “firma” l’ambiente, segnalando che quel luogo è casa sua. Il gesto di graffiare può anche essere un modo per il gatto di scaricare stress, adrenalina, nervosismo o noia accumulati.
Infine, graffiando l’animale lascia segni visivi ad altri gatti, un po’ come fanno i writer con i graffiti sui muri delle città: è un modo di comunicare e inviare messaggi a eventuali “intrusi”.
Capire le motivazioni alla base, ci aiuta a scegliere le strategie giuste per correggere questo problema comportamentale. Vediamo quali sono i metodi migliori.
Il primo passo fondamentale è fornire al gatto valide alternative dove affilare le unghie senza danneggiare i nostri mobili. Ecco alcune opzioni:
L’ideale è disporre più alternative in vari punti della casa, così il micio avrà sempre un “graffiatoio” valido a portata di zampa.
Oltre a fornire valide alternative per graffiare, possiamo anche rendere divani, poltrone e altri mobili di casa meno invitanti agli occhi del gatto.
Ad esempio, si possono coprire con nastro adesivo o fogli di alluminio gli angoli e le parti dei mobili che vengono spesso prese di mira dalle unghie del micio. Le superfici lisce ottenute in questo modo non lo invoglieranno più a graffiare.
Un altro deterrente può essere quello di strofinare sulle zone più delicate un po’ di aglio o limone, i cui odori sono mal sopportati dai gatti e li tengono lontani. In alternativa, si possono utilizzare repellenti naturali e innocui a base di oli essenziali agli agrumi.
Vaporizzare un po’ di acqua quando il micio tenta di graffiare il divano o un altro mobile, serve a fare in modo che l’animale associ un fastidio al gesto indesiderato; in alternativa, si può allontanare il gatto dicendo un “no” con fermezza nel momento stesso in cui lo si vede puntare gli artigli sul mobile.
Tutti questi accorgimenti creano barriere sensoriali, visive e olfattive, che scoraggiano il micio dal graffiare le superfici non gradite.
Va bene scoraggiare e impedire al micio di graffiare dove non deve, ma è molto importante anche premiarlo e gratificarlo quando lo si vede usare correttamente i tiragraffi o i cartoni e le superfici autorizzate.
Ad esempio, possiamo accarezzarlo e lodarlo ogni volta che utilizza gli appositi strumenti messi a disposizione, così che questo comportamento giusto venga rafforzato dalla gratificazione. Oppure si può dare al gatto un bocconcino del suo cibo preferito appena dopo averlo visto graffiare dove è consentito, in modo che associ un premio gradito all’azione corretta. Perché il condizionamento sia efficace, il cibo o le coccole devono arrivare entro 2-3 secondi dall’azione da rinforzare positivamente.
Anche l’uso di clicker con tecniche di condizionamento positivo può aiutare, purché vengano applicati nel momento stesso in cui il graffio viene fatto nel posto giusto, e non quando il gatto smette.
Va assolutamente evitato sgridare o punire il micio se graffia dove non deve, per non peggiorare la situazione: meglio distrarlo e indirizzarlo altrove.
I gatti sono predatori nati e hanno un forte istinto di caccia. Graffiare mobili e divani rappresenta per loro un modo di sfogare adrenalina e istinti repressi. Per evitare che il micio distrugga casa, è bene assicurarsi di fornirgli modi adeguati di scaricare queste energie accumulate.
Si possono usare giochi interattivi che lo spingano a muoversi e tendere agguati, inseguendo prede finte come piume o palline; oppure usare le apposite ciotole puzzle che lo sfidino a estrarre il cibo con le zampe e gli artigli, stimolando proprio l’istinto predatorio. Anche l’erba gatta può essere una valida alternativa, i mici ne sono attratti, possono mordicchiarla e graffiarla a piacere, placando così la voglia di distruggere mobili.
Insomma, un gatto impegnato mentalmente e fisicamente in attività sostitutive avrà meno necessità di sfogare frustrazioni e istinti graffiando divani o tappeti.
Non è esattamente un metodo per insegnare ai gatti a non graffiare i mobili ma unghie lunghe e affilate sono un invito al graffio. Tagliamo regolarmente gli artigli del micio con gli appositi tagliaunghie. Possiamo limare delicatamente anche le punte per smussarle.
Si tratta di un’operazione da fare con calma, abituando gradualmente il gatto. Tagliare le unghie riduce la necessità di graffiare per affilarle.
I gatti sono creature abitudinarie. Cambiare le loro abitudini richiede pazienza, costanza e perseveranza. Non scoraggiarti se all’inizio il micio continua a graffiare il divano.
Con i giusti incentivi e molta coerenza, alla lunga imparerà a dirottare i graffi verso alternative valide, salvando i mobili.
Premi e incoraggia i progressi, per piccoli che siano. E vedrai che con il tempo il problema si risolverà.
Metti in pratica questi suggerimenti con costanza e fermezza. Il tuo gatto imparerà piano piano a dirottare altrove i suoi istinti distruttivi.
Buona fortuna! E facci sapere se questi consigli sono stati utili.