Per calcolare l’età del cane bisogna moltiplicare gli anni per 7. Quindi io ho avuto un bastardino che ha vissuto 126 anni canini, alla faccia dei sardi e dei giapponesi!
Purtroppo non funziona così, il confronto dell’età di un cane con quella umana segue regole un po’ più complesse ma non impossibili da comprendere.
Le aspettative di vita di un cane sono più limitate di quelle degli uomini, è cosa ovvia. Quindi le varie fasi dell’esistenza di questo animale vengono raggiunte e superate in un tempo relativamente breve dagli esseri umani.
Per capire la vita media dei cani conta molto la taglia dell’animale. Le dimensioni che un cane raggiunge da adulto determinano già l’età massima e media che il cane può raggiungere. Per una taglia grande quindi, ogni anno vale molto di più di 7 anni umani, mentre per un pet di taglia piccola un anno vale circa 6.
Questi ultimi hanno poi una vita più longeva rispetto ai loro simili: i cani piccoli possono vivere dai 15 ai 18 anni. Se si parla invece di una taglia media, gli anni di vita dei cani raggiungono al massimo i 13 o 14. I pelosi più grandi hanno un’aspettativa di vita ancora inferiore, poiché vivono mediamente intorno ai 9-11 anni. La razza è ovviamente un altro fattore importante; i meticci sono più longevi grazie ai loro antenati perché sono stati costretti a legarsi con razze diverse per sopravvivere. I boxer e molossoidi, che sono brachicefali, hanno una vita più corta rispetto a un border o pastore e così via.
Chiarito questo dubbio, è giusto essere preparati alla terza età del nostro amico peloso. Innanzitutto, un animale che ha prestato fedeltà e attenzione al proprio padrone è giusto che venga ripagato con altrettanto cura nel suo momento più critico. Il cane invecchiato cercherà maggiormente il branco, ovvero il suo conduttore e famiglia. Potrebbe diventare un pochino sordo, per cui bisogna prestare attenzione a non spaventarlo. Come succede anche a noi esseri umani, la testa può perdere qualche colpo, quindi bisogna avere più pazienza del solito e non spaventarsi se il cane si incastra in qualche angolo.
I cani più anziani vanno accarezzati di più, non solo per una questione di coccole ma per tastare se sono presenti noduli o qualche bozzo sospetto sotto il pelo. I tumori sono frequenti negli esemplari anziani ma non sempre sono maligni. Ho una cagnona di 15 anni almeno che ultimamente ha sviluppato diversi lipomi che vanno ovviamente tenuti sotto controllo perchè possono diventare limitanti per il cane. Per esperienza, potrebbero svilupparsi a livello di omero o femore, posizione scomoda per una buona deambulazione del cane. Quindi, regola fondamentale: accarezzate di più il vostro cane anziano, lui sarà contento e voi più tranquilli.
Se dovete viaggiare, affidatevi quanto possibile a un pet sitter che venga a casa vostra o fate un buon inserimento perché l’animale sia il più tranquillo possibile e possa sentirsi sempre come a casa. Nella vecchiaia non c’è peggior cosa che togliere un fondamento radicato su cui il nostro amico peloso si appoggia. Per cui ogni momentaneo cambiamento va pensato con il dovuto anticipo.
Un altro aspetto importante è l’alimentazione che dovrà essere variata, ricercando alimenti più proteici perché è inevitabile che la vecchiaia porti ad un dimagrimento. Recentemente ho provato con successo alimenti con farine di insetti, ne esistono diverse tipologie. Sono riuscito a curare con poco una dermatite inspiegabile e la cagnona ha ben apprezzato. Purtroppo la medicina veterinaria non ha convenzioni e capisco molto bene che la diagnostica e alcune cure su cani anziani hanno talvolta costi esagerati e mettono i proprietari di fronte a molti dubbi, spesso economici.
Io penso che un cane malato vada accompagnato alla fine con dignità e affetto, senza accanimenti ma sapendo che nel momento in cui dovrò affrontare un’eutanasia, io, conduttore, sarò lì al suo fianco come lui è rimasto al mio per tutta la sua vita. Questo è più che un consiglio: è un nostro dovere. Non dimenticatelo.
Ultimo ma non meno importante punto è il movimento. Non ricerchiamo una scusa nel fatto che il cane dorma di più; questo è fisiologico. Portiamolo comunque fuori nelle ore più fresche e negli ambienti più verdi che troviamo. La mia setter di 12 anni e mezzo salta ancora come una matta alla vista del guinzaglio e devo dire che ha tuttora una bella forza, visto come tira; una ventina di minuti in area cani e rientra a casa felice, più giovane nello spirito e pronta a farsi una bella dormita!
Non dimentichiamo che gli animali non sono consapevoli della morte, possono solo intuire che qualcosa non va ma non andranno mai oltre ovviamente. Dobbiamo essergli da guida e saperli comprendere; non sarà mai tempo perso perché il nostro cane ha un potere speciale e, per chi lo ha provato, il vuoto che lasciano è qualcosa che si avvicina molto alla mancanza di un componente familiare, ovviamente con tutto il rispetto per un essere umano.
Luca Calegaro, educatore cinofilo Cinofilia Padova