Potrebbero essere tre delle quattro orche avvistate nel porto di Genova non molto tempo fa, o forse no, ma sarebbe comunque la prima volta che delle orche vengono segnalate nello Stretto di Messina. Questo però non è un mare al quale sono abituate e la loro permanenza lì potrebbe essere problematica.
Ad avvistarle è stato un pescatore sportivo che sostiene che nello Stretto ci sia mangianza e che le orche si stiano sostentando per affrontare il viaggio verso l’Islanda. Ma lo Stretto è un mare molto trafficato e il pericolo di collisioni è alto.
“Fino a ieri ne sono state viste solamente tre. Forse c’è un problema e ne abbiamo persa un’altra. Una mostrava qualche segno di deperimento e mangiava poco. Siamo in collegamento con la Capitaneria di porto e ci teniamo in contatto con le associazioni che hanno seguito le orche a Genova. Sarebbe utilissimo sapere se sono gli stessi esemplari e se sono rimaste in tre o sono ancora quattro”. Ha spiegato Clara Monaco, biologa marina responsabile scientifico dell’associazione Marecamp Onlus, che si occupa del monitoraggio di balene e delfini nel porto di Catania.
Dopo la morte del piccolo, si pensava che i cetacei andassero verso Gibilterra. Il fatto che si siano mosse verso mari sconosciuti potrebbe significare che si siano perse e che abbiano bisogno di protezione. Di certo, le orche sono molto stressate e si raccomanda a chiunque dovesse avvistarle di non avvicinarle ma di chiamare subito la Guardia Costiera.
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