Nonostante sin da subito sia stato detto e ridetto che gli animali da compagnia non hanno nulla a che fare con questo nuovo virus, non lo trasmettono né tanto meno possono essere contagiati, tante persone continuano ad essere spaventate del contrario e, nell’incertezza, continuano a igienizzare ripetutamente anche i loro amici a quattro zampe, proprio come fossero un elemento di arredo o i vestiti che indossano.
No il bagno tutti i giorni
Abbiamo detto che il virus potrebbe depositarsi sugli animali, è vero, ma abbiamo anche raccomandato di non esagerare con i lavaggi perché mettono solo a rischio la salute del nostro animale. Perché non bisogna lavare tutti i giorni il nostro cane? “Perché il film idrolipidico presente sulla pelle dei nostri animali verrebbe danneggiato”, spiega la dott.ssa Maria Grazia Iorino, medico veterinario che si occupa di dermatologia. “Spesso i proprietari pensano che lavare spesso il proprio animale lo renda più profumato e gli permetta di poter salire su letti e divani. Nulla di più sbagliato. Al contrario, il cane che viene lavato tutti i giorni tende a emanare cattivo odore poiché è soggetto a dermatiti. Non solo. Il mantello si stressa, perde vigore e lucentezza e il cane tende a grattarsi continuamente provocandosi ulteriori lesioni che peggiorano decisamente la situazione”. E i gatti? “Non ne parliamo. Il gatto è l’animale pulito per eccellenza, passa le ore a fare grooming, sia sul suo pelo che su quello dei suoi compagni di casa. Alcuni gatti accettano di buon grado la toelettatura, ma sono veramente pochi. Perché stressarli?”.

Utilizzare la candeggina è molto pericoloso
In questi giorni si è sentito davvero di tutto e l’ultima intervista infelice di Enrico Zibellini, medico veterinario, nella famosa trasmissione del pomeriggio di canale cinque, “Pomeriggio 5”, ha scatenato la caccia alle streghe, provocando l’insorgere di altri medici veterinari e animalisti. Tanti i cani che, dopo la passeggiata, sono stati igienizzati con candeggina, creando non pochi danni alle loro zampe. Riascoltando con attenzione l’intervento di Zibellini, è bene evidente la raccomandazione fatta di diluire molto il disinfettante che si utilizza, sia esso clorexidina o candeggina. Ma mentre il primo, a una bassa concentrazione, può essere utilizzato sui nostri animali, la candeggina provoca importanti danni, sia se viene a contatto con la pelle sia se ingerita. Il rischio ulteriore è, infatti che i nostri animali si lecchino le zampe nel tentativo di lenire il fastidio e così facendo possano ingerire in parte il liquido tossico. “Non è assolutamente necessario utilizzare un igienizzante del genere sui nostri animali, sarebbe da folli, nemmeno diluito”, continua la dott.ssa Iorino. “La candeggina è altamente tossica, va bene per pulire le superfici e gli indumenti, ma non può essere utilizzata sugli animali. In questi giorni abbiamo ricevuto in clinica cani con zampe letteralmente bruciate. D’altronde, se anche noi ci lavassimo le mani con candeggina pura, il risultato sarebbe pressoché uguale. È stata creata una sofferenza inutile ai nostri animali. L’igiene quotidiana deve consistere in una spazzolatura e al massimo nel lavare le zampine con acqua e sapone neutro, risciacquandole poi abbondantemente. Anche qualora volessimo fare loro uno shampoo, dovremmo utilizzare prodotti specifici, perché il pH della loro pelle è ben diverso dal nostro”.
Non creiamo falsi allarmismi
Può capitare che il cane o il gatto di una persona positiva al Covid-19 possa avere sulle mucose o sul pelo la presenza del virus, come successo nei due casi a Hong Kong, ma ciò non lo renderà infetto né tantomeno contagioso. Il virus al di fuori del corpo umano ha una vita estremamente breve, è labile al calore del sole o alla pioggia. Lavarci le mani dopo aver toccato i nostri animali domestici evitando di farci leccare sul viso ci manterrà al sicuro.
In questi giorni di isolamento forzato, sono tanti gli animali che stanno tenendo compagnia alle persone sole, agli anziani e anche ai bambini che sono estremamente provati da questa condizione. I loro compagni a quattro zampe gli danno una ragione in più di vita, l’impegno di prendersi cura di qualcuno, di essere indispensabili. Non è giusto diffondere falsi allarmismi e creare paure infondate in un clima che è già abbastanza teso. I nostri animali non corrono alcun pericolo e neanche noi a star loro vicino.