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Australia. Il koala salvato dalle fiamme non ce l’ha fatta

Lewis, il koala simbolo del disastro ambientale che sta interessando l'Australia, non ce l'ha fatta e la sua morte si somma a quella di altri 350 koala.

Il suo video era diventato virale nei giorni passati: la donna che, tolta la maglietta, corre in suo soccorso per salvarlo dalle fiamme dell’incendio che ha devastato gran parte dell’Australia e lo avvolge per trasportarlo di corsa al Koala Hospital di Port Macquarie. Qui il piccolo koala sembrava aver avuto un’iniziale ripresa, ma poi la situazione è precipitata e i veterinari hanno deciso di addormentarlo.

“Abbiamo deciso di addormentare Lewis – hanno spiegato sulla pagina Facebook del centro di recupero – Con le ustione può capitare che ci sia un iniziale miglioramento e poi che le cose vadano per il peggio. E così purtroppo è accaduto”.

Urlava disperatamente Lewis che, per scampare al fuoco, si era arrampicato su un albero cercando rifugio. Ma in poco tempo anche quell’albero era stato circondato dalle fiamme e il piccolo koala stava bruciando insieme ad esso. La donna, sentite le urla dell’animale, è corsa in suo aiuto e non ci ha pensato nemmeno un attimo: si è tolta la camicia e lo ha avvolto nella stoffa per dargli un po’ di sollievo.

L’habitat dei koala è devastato

Un’enorme cappa di fumo ricopre chilometri di territorio nelle regioni orientali in New South Wales e nel Queensland. E circa il 75 per cento delle aree ormai ridotte in cenere faceva parte dell’habitat primario dei koala. Il bilancio è drammatico, circa 350 esemplari morti. Ma le comunità hanno deciso di contribuire a soccorrere e assistere i tantissimi koali sopravvissuti e ustionati attraverso la campagna di GoFundMe. I contributi vengono raccolti dal Koala Hospital di Port Macquarie, a nord di Sydney, con l’obiettivo di arrivare a un milione di dollari. Serviranno all’acquisto e installazione di punti di abbeveramento in regioni devastate dal fuoco, e in seguito alla ricostituzione di habitat sicuri. Il Koala hospital di Port Macquarie ospita 31 koala recuperati in diversi punti, tutti ustionati, che vengono reidratati e trattati con creme e fasciature.

“Questi animali sono estremamente stressati e li dobbiamo sedare per poterli medicare, perché vogliono mordere e attaccarci. Per la nostra sicurezza e per il loro bene, devono essere sedati“, ha detto Christeen McLeod di Koalas in Care, un servizio di salvataggio di koala feriti.

Le temperature hanno raggiunto livelli da record, fino a 43 gradi, e gli incendi vengono così alimentati e diffusi anche a causa dei venti preciclonici. Numerose proprietà del sud dell’Australia sono distrutte e anche lo stato di Victoria è coinvolto. Sidney è ricoperta da una coltre di fumo che si alterna a una foschia rossastra portata dal vento dell’entroterra. Il numero di morti è salito a sei, le abitazioni distrutte sono 612 e una cinquantina di incendi è ancora attiva.

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