Un sogno che si realizza quello di Will Burrad-Lucas, fotografo naturalista britannico che è riuscito a ritrarre un raro leopardo nero nella riserva naturale di Laikipia, in Kenya.
Ha piazzato una “fotocamera trappola” Camtraptions con dei sensori di movimento senza fili, nella speranza di fotografare gli animali durante la notte, e dopo diversi tentativi ce l’ha fatta. “Ho dato un’occhiata veloce all’ultima ‘trappola’, senza aspettarmi molto”, ha raccontato Burrard-Lucas sul suo blog. “Mentre facevo scorrere le immagini sul retro della fotocamera, mi sono fermato e ho osservato la fotografia sotto senza capire… un paio di occhi immersi nell’oscurità… un leopardo nero! Non ci potevo credere, ci sono voluti alcuni giorni prima che capissi davvero che avevo realizzato il mio sogno”.
L’ultimo scatto di un esemplare di questo genere era stato documentato in Etiopia nel 1909, anche se c’erano stati avvistamenti più recenti. “Abbiamo sempre sentito parlare di leopardi neri in questa regione”, ha dichiarato Nicholas Pilfolad, dell’istituto per la tutela dell’ambiente al San Diego Zoo. “Queste sono le prime immagini confermate di un leopardo nero in Africa in circa 100 anni, e questa è l’unica regione africana popolata per certo dal leopardo nero”. Il melanismo è la causa del colore fuliggine del leopardo nero, fenomeno che si oppone all’albinismo. Spesso questi animali vengono indicati col termine pantera, che non solo non è un termine scientifico, ma è utilizzato per indicare anche altri grandi felini neri, affetti da melanismo, tra cui il puma nell’America del nord e il giaguaro in quella del sud. “Il melanismo si verifica in circa l’11% dei leopardi a livello globale, ma la maggior parte di questi vive nel sud-est asiatico”, ha continuato Pilfold. “I leopardi neri in Africa sono estremamente rari“, e non sono molto amati in quanto considerati “assassini di vitelli”.
Una specie in grave rischio di estinzione quella dei leopardi. Tra le cause la caccia, la distruzione del loro habitat, la competizione per le prede e i conflitti con il bestiame e gli agricoltori.
Fonte foto Corriere.it