È stato avvistato alle prime luci dell’alba a Cala Romantica, nel comune di Arzachena. Ad accorgersi del piccolo di capodoglio di circa 6 metri è stato il custode del residence che dà su quel tratto di mare.
Le cause della morte
Il cetaceo presentava delle grosse ferite. Si pensa, quindi, che sia stato speronato da qualche imbarcazione e che poi abbia forse perso l’orientamento fino a spiaggiarsi a Cala Romantica. A lavorare senza sosta al momento del ritrovamento sono stati gli uomini della Capitaneria di Porto, il gruppo del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, i Carabinieri, il Comune di Arzachena e i volontari SEA ME Sardinia. Sarà l’Istituto Zooprofilattico di Sassari, dove l’animale sarà trasferito nella giornata di domani, a capire le cause del decesso.
Il Santuario dei Cetacei
Tra l’Italia, il Principato di Monaco e la Francia sorge il Santuario dei Cetacei, siglato dall’accordo Pelagos, una zona marina di 87.500 km² per la protezione dei mammiferi marini che lo frequentano. Il comune di Arzachena è uno dei comuni che ha sottoscritto questo accordo. L’attenzione per questi animali è altissima e, nel caso di avvistamento, i militari della Guardia Costiera devono procedere ad avvisare le autorità competenti per tutelare le specie marine. Una volta avvistati i cetacei, le imbarcazioni dovrebbero viaggiare a una velocità che non supera i dieci nodi, anche per non disturbare gli altri animali che vivono o passano in quelle acque. Inoltre, il whale watching non andrebbe fatto lungo la fascia costiera entro le 5 miglia.
“L’uscita in mare deve essere abbinata a una presentazione sui cetacei e l’ambiente marino con finalità educative, da parte di una guida qualificata che sia in grado di identificare le specie incontrate, di individuare le loro fasi di attività, nonché di constatare eventuali perturbazioni. È opportuno muoversi lentamente e avanzare con calma e regolarità non appena si avvistano i cetacei e restare distanti almeno 300 metri. La durata dell’attività di osservazione è al massimo di 30 minuti e di 15 minuti in caso di presenza di altre imbarcazioni. Non cercare mai di toccare i cetacei, di dar loro da mangiare e di nuotare con loro” – Guardia Costiera.
Sensibilizzare sul rispetto del mare
La SEA ME Sardinia, associazione Onlus dedicata alla tutela e conservazione del mare e delle sue risorse, con particolare attenzione ai cetacei, sta cercando di sensibilizzare tutti gli enti pubblici e privati del territorio della Gallura.
“Sarebbe davvero un peccato se questo cetaceo andasse perduto, perdendo anche l’opportunità, per tutto il territorio, di conoscere la sua storia, i problemi a cui la popolazione di capodogli e degli altri cetacei va incontro, e le minacce, tra cui il grande problema delle plastiche che questi animali ingeriscono. Un’opportunità per sempre, che per generazioni rimarrebbe fruibile, per sensibilizzare sul rispetto del mare e della natura. Vorremmo lanciare una campagna per dargli un nome e adottare questo povero animale, che vivrebbe, come scheletro, ma porterebbe un messaggio e un monito per tutte le nostre azioni future” – SEA ME Sardinia.
Foto @SEA ME Sardinia