Quando siamo in compagnia del nostro cane, spesso ci troviamo di fronte a un dilemma: potrà entrare nel negozio con noi? Le nostre giornate sono scandite da numerosi impegni. Oltre al lavoro, dobbiamo andare al supermercato, in lavanderia, all’ufficio postale, in cartoleria, ecc. Ma se siamo a passeggio col nostro cane, possiamo approfittare per disbrigare anche gli innumerevoli impegni della giornata? Può entrare con noi dappertutto?
La norma che a livello nazionale regola l’accesso ai locali pubblici è l’art. 83 del Regolamento di polizia veterinaria, che è un regolamento finalizzato alla prevenzione e denuncia delle malattie infettive degli animali (non solo cani o gatti) e che prescrive:
c) l’obbligo di idonea museruola per i cani non condotti al
guinzaglio quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico;
d) l’obbligo della museruola e del guinzaglio per i cani condotti
nei locali pubblici e nei pubblici mezzi di trasporto.
Possono essere tenuti senza guinzaglio e senza museruola i cani da guardia, soltanto entro i limiti dei luoghi da sorvegliare purché non aperti al pubblico; i cani da pastore e quelli da caccia, quando vengono rispettivamente utilizzati per la guardia delle greggi e per la caccia, nonché i cani delle forze armate e delle forze di polizia quando sono utilizzati per servizio.
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Si tratta di una norma molto generica e che va poi applicata e adattata a ogni singolo caso. Ma occorre fare una distinzione tra i locali aperti al pubblico e i locali pubblici. I primi sono gli esercizi il cui accesso è libero al pubblico, quindi bar, ristoranti ed esercizi commerciali in generale. I secondi sono gli uffici e i locali di proprietà del comune o dello Stato. Secondo il Regolamento di polizia veterinaria, in questi ultimi l’accesso è sempre consentito se il cane è condotto con guinzaglio e museruola, così come sui mezzi di trasporto pubblico. Nei locali aperti al pubblico, invece, l’accesso è regolamentato dal proprietario del locale, poiché l’esercizio è sì aperto al pubblico, ma è di proprietà di un privato e sarà lui a decidere se il nostro cane è ben accetto nel suo negozio. In tal caso, l’obbligo è quello di guinzaglio o museruola.
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Resta fermo il divieto di introdurre cani o altri animali nei locali dove si preparano, manipolano, trattano e conservano gli alimenti, come per esempio nelle cucine, in base a quanto stabilito anche dal Regolamento n. 852/2004/CE, che mira a impedire le contaminazioni degli alimenti stessi. E proprio a questo proposito il Ministero ha specificato, con due note successive (n. 11359/2017 e n. 23712/2017), che all’interno o all’esterno degli esercizi di vendita al dettaglio di alimenti possono essere predisposti degli appositi locali o spazi in cui accogliere gli animali. L’igiene e la sicurezza degli alimenti, sfusi o confezionati, deve essere sempre garantita e per questo, anche se il locale autorizza l’ingresso degli animali, questi non devono assolutamente entrare in contatto diretto o indiretto con gli alimenti.
Esistono poi dei Regolamenti comunali che possono stabilire l’obbligo, da parte dell’esercente, di esporre l’eventuale divieto di accesso o di motivarlo per ottenere l’autorizzazione che avalli tale diritto. In tal caso, il cittadino che si vede rifiutato l’accesso col proprio cane in un esercizio commerciale che non espone il divieto, può rivolgersi alla polizia municipale e far sanzionare il gestore. è bene quindi informarsi sul Regolamento comunale vigente o su eventuali ordinanza comunali in materia.
Illegittime, invece, le ordinanze comunali riguardanti eventuali divieti d’ingresso nei parchi pubblici o nelle aree destinate a verde pubblico. I Tribunali amministrativi hanno sempre mantenuto un orientamento costante in merito auspicando a un miglioramento dei controlli e delle sanzioni previste per i proprietari o i detentori di cani laddove non rispettassero le norme di conduzione dell’animale e/o di rimozione delle deiezioni.
Non sono coinvolti nei divieti d’accesso i cani guida, quelli facenti parte delle forze dell’ordine, della protezione civile e delle associazioni di salvataggio.
Foto di copertina @Meng Chatchai